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Январь
2024

Triestina calcio, l’Unione ha bisogno del ritorno di Lescano

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TRIESTE Manca un Lescano al motore di questa Triestina. Nonostante i gol alla squadra alabardata nelle ultime sei partite non siano mancati (9 all’attivo), e che casomai buona parte del problema risieda anche nei troppi gol presi (ben 9 al passivo nell’ultima mezza dozzina di gare), non può essere una coincidenza il fatto che da quando il bomber argentino non va in rete, l’Unione ha iniziato il suo periodo complicato di vorticose altalene.

Lescano non segna dal 2 dicembre, giorno della doppietta con la quale ha steso la Virtus Verona: da quel giorno sono seguite tre vittorie rocambolesche acciuffate per i capelli e ben tre sconfitte. Insomma il suo peso specifico nell’importanza della squadra va ben oltre il suo feeling con il gol.

Non c’è solo la sua capacità, per dirla in gergo calcistico, di buttarla dentro, ma anche il lavoro di sponde per la squadra, i suoi movimenti preziosi per i compagni nonché la sua abilità nei passaggi decisivi. Oltre agli 11 gol segnati, l’attaccante vanta infatti anche 5 assist, dei quali ha beneficiato soprattutto Redan.

In quest’ultimo mese e mezzo, invece, Lescano per vari motivi non ha più inciso. Prima un calo di forma, poi l’infortunio per quel maledetto calcione di Delli Carri non punito dall’arbitro che lo ha menomato nella partita con il Padova, lo ha messo ko per oltre due settimane, gli ha fatto saltare la trasferta di Trento e ora lo costringe ovviamente a recuperare la condizione.

Ma a rincuorare i tifosi alabardati c’è la storia calcistica di Lescano: per svariati motivi spesso in carriera, soprattutto negli ultimi anni, la sua stagione vive una sorta di buco nero proprio fra dicembre e gennaio, per poi riprendere di slancio nella seconda parte di campionato.

L’esempio più clamoroso è quello più fresco, proprio quello dello scorso anno quando Lescano militava nel Pescara.

Fino a novembre il bomber aveva messo a segno 8 reti, poi un periodo di magra con addirittura tante partite in panchina fino a fine gennaio. Poi da febbraio il ritorno in grande stile con ben 11 reti messe a segno nell’ultima parte di stagione, 10 delle quali addirittura fra marzo e aprile.

Due anni fa con la Virtus Entella una stagione meno eclatante a livello realizzativo, ma anche qui 7 reti fino a inizio dicembre, poi il solito letargo con impiego più limitato, quindi da febbraio in poi le altre 3 reti.

E se in precedenza quello con la Sambenedettese era stato un campionato più regolare quanto a frequenza realizzativa, con la Sicula Leonzio il trend del giocatore si era già evidenziato chiaramente: in quel campionato Lescano segnò 5 reti fino a metà novembre, poi il buco con impiego limitato a spezzoni di partita, quindi da febbraio l’esplosione con 6 gol in cinque partite prima che il calcio chiudesse i battenti per covid.

Insomma, se la sua tradizionale tabella di marcia resterà la stessa ed entrerà presto in condizione, i tifosi alabardati dovrebbero rivedere presto Lescano tornare a gonfiare la rete e a sfornare assist.

L’Unione ne ha un grande bisogno per un finale di stagione dove ci sarà da battagliare per una posizione al vertice e, probabilmente, lottare per la promozione nei play-off