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Январь
2024

Cherso, 1.700 firme contro l’impianto di maricoltura a Ustrine

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CHERSO Come era già avvenuto una quindicina d'anni fa, i residenti di Ustrine e dell’area attorno al villaggio situato sull’isola di Cherso hanno ribadito il loro no al posizionamento di un impianto di maricoltura nell'insenatura che comprende le spiagge di Porat, Baneštrovica, Veli Žal, Sadic e Ugrade.

Per esprimere concretamente il dissenso, un gruppo di abitanti delle isole di Cherso e Lussino ha dato vita a una raccolta di firme tramite Facebook (sito Peticijeonline.com), con una petizione che chiede alle autorità di cassare quella parte dei piani regolatori della Regione quarnerino – montana e dei due comuni dell’isola che contempla la possibilità di una presenza di strutture industriali nell'insenatura di Ustrine.

Questo angolo di mare nordadriatico, incontaminato e pescoso, è finito nel mirino di un’azienda, di cui non viene reso noto il nome, che avrebbe già compiuto i primi passi nella preparazione della documentazione progettuale, scatenando le reazioni di residenti e non. Ustrine è situata sull'isola di Cherso ma in via amministrativa è incorporata nel comune di Lussinpiccolo.

Mentre le autorità municipali delle due città preferiscono restare in silenzio, un numero sempre maggiore di abitanti dell'arcipelago ha deciso di sottoscrivendo la petizione.

In pochi giorni sono state raccolte oltre 1.700 firme, di residenti e non, contrari alla presenza di strutture di piscicoltura, perché «metterebbero a rischio un habitat idilliaco, intatto, lontano dal turismo di massa e godibile da chi ama incondizionatamente la natura».

Secondo le informazioni in possesso dei promotori della petizione, il progetto prevederebbe un impianto molto esteso, dotato di gabbie per l'allevamento ittico, sistemi di ancoraggio, pontile e tutta l'attrezzatura necessaria all’attività. Il timore è che l'area sulla terraferma venga recintata, impedendo l'accesso a residenti e turisti e la navigazione nei pressi della struttura.

Il timore è anche che la maricoltura costituisca un colpo mortale al turismo sostenibile a Ustrine e in questa porzione delle coste occidentali dell'isola di Cherso. La paura è insomma che nei pressi di questo abitato che non conta più di 20 residenti (i dati sono quelli del censimento 2021) le conseguenze sull’ecosistema siano profonde. È stato rilevato dai residenti che l'insenatura di Ustrine ha una profondità bassa e correnti marine deboli.