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Январь
2024

Chiusa la filiale della banca, ma Prosecco non si arrende

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PROSECCO Due cartelli. Uno che annuncia la chiusura della filiale. L’altro che precisa, in parallelo, la sospensione dell’attività della cassa continua posizionata all’esterno. Entrambi affissi sulle vetrate dell’ingresso ermeticamente chiuse. Si è conclusa ieri, con queste due brevi ma esplicite comunicazioni, la presenza del Monte dei Paschi di Siena a Prosecco. La frazione del Comune di Trieste rimasta oramai priva dell’ultimo riferimento bancario sul territorio.

Proteste sul Carso

Una decisione, quella della grande banca toscana, che ha suscitato innumerevoli proteste a Prosecco e nelle frazioni vicine, come Contovello e Devincina, sfociate nella petizione, forte di mezzo migliaio di firme raccolte in pochi giorni, indirizzata dalla Circoscrizione alla sede del Monte dei Paschi, a Siena, con la quale si chiede all’istituto di cambiare la propria volontà di chiudere la filiale. «Le speranze di poter vedere la banca senese tornare sui propri passi sono scarse – ha però detto ieri il presidente dell’organo di decentramento amministrativo, Pavel Vidoni, firmatario della lettera di accompagnamento inviata alla direzione del Monte dei Paschi – ma noi faremo tutto il possibile per evitare che i residenti del nostro territorio, soprattutto gli anziani, siano costretti a recarsi fino a Opicina per svolgere le loro pratiche bancarie».

Sensazione di abbandono

In realtà, sui cartelli di avviso al pubblico, la stessa banca invita la clientela a recarsi alla filiale di Opicina «dove le operazioni di versamento – si legge nel testo – potranno essere effettuate». «Nessuno tiene conto – ha ripreso Vidoni – da un lato del disagio che la clientela dell’istituto che risiede a Prosecco e dintorni accuserà nel doversi recare a Opicina, centro distante alcuni chilometri e nel quale non è facile trovare parcheggio, o comunque raggiungibile con mezzi pubblici che non sono proprio frequentissimi, e dall’altro della desertificazione del territorio che comporterà la chiusura dell’ultimo sportello bancario rimasto. Insomma – ha aggiunto il presidente – ci sentiamo abbandonati».

Il bancomat resta

Ultima traccia operativa della presenza del Monte dei Paschi a Prosecco sarà il bancomat. «Ma non sappiamo fino a quando – ha sottolineato Vidoni – perché un’apparecchiatura come un Atm comporta elevati costi di gestione. Non essendoci più gli impiegati nella filiale, il carico dei contanti dovrà avvenire grazie all’intervento di portavalori, con le conseguenti spese. Inoltre – ha continuato – serve anche una manutenzione tecnica».

A quanto risulta, l’istituto senese ha un contratto d’affitto per i locali che ospitavano l’agenzia valido fino al 2027. «Ma non è escluso – ha aggiunto il presidente della Circoscrizione – che la banca decida di recedere anticipatamente dal contratto, sospendendo anche l’attività del bancomat». Insomma prospettive molto buie per quanto riguarda il servizio bancario a Prosecco. «Abbiamo chiesto un incontro al responsabile della banca per Trieste e Gorizia – ha concluso – nell’auspicio di risolvere qualcosa. Finora però non abbiamo avuto risposte».

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