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Январь
2024

Carica batterie, gioielli, pc e anche...una moglie dimenticati negli hotel

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Anche a Trieste, come in tutto il mondo, i turisti distratti dimenticano qualsiasi cosa all’interno degli alberghi. Tra gli oggetti che più spesso rimangono nelle camere carica batterie per i telefonini, ma anche pezzi più voluminosi, come passeggini o intere valigie.

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E c’è pure chi ha lasciato la moglie in hotel, tornando in fretta e furia a recuperarla.

Andrea Marzari, titolare di hotel e residence San Giusto, spiega che «posso supporre che a ogni albergatore sia capitato almeno una volta di trovare nella stanza del proprio hotel un oggetto dimenticato dal proprio ospite. Nelle nostre strutture principalmente si tratta di prodotti di igiene personale, ma anche carica batterie e peluche dei piccoli ospiti».

A volte si tratta di qualcosa di costoso o comunque importante per gli ospiti: «Portafogli, documenti, passeggini, computer, tablet o gioielli di grande valore sia economico che affettivo. Abbiamo una procedura interna e ci teniamo a conservare un buon legame con i nostri ospiti anche dopo la loro partenza. Quindi li contattiamo subito, sia per informarli che per accordarci sulla modalità di restituzione. Passato il periodo in cui vanno tenuti, decidiamo se donare ciò che volutamente non viene ritirato ad associazioni no profit o a chi ne ha bisogno; un passeggino ad esempio è stato utile a una famiglia che non aveva i mezzi per comprarlo per il proprio bambino».

Con un continuo viavai di persone da tutto il mondo, all’ostello Hotello, il più grande della città, «lasciano di tutto – riferisce il gestore Lorenzo Vidoni – tantissimi carica batterie per cellulari e tra le cose più strane ci sono valigie intere, piene di roba. Mai reclamate. Abbiamo scritto ai proprietari, ma ci hanno risposto di buttarle».

Riccardo Zanellotti, direttore del Savoia Excelsior Palace, racconta che «spesso dobbiamo correre all’aeroporto in auto, perché hanno dimenticato nella cassaforte della stanza passaporto e soldi. Inoltre anche qui abbiamo scatoloni di carica batterie, che poi diamo ai clienti che magari arrivano e non ce l’hanno. Tutto viene conservato un anno, un mese e un giorno e se non c’è una richiesta del proprietario, scaduti i termini viene consegnato a chi l’ha trovato. Spesso il nostro personale». L’episodio più curioso? «Un uomo dopo il check out è partito con l’auto, e dopo due ore di strada ci ha chiamato. Si era accorto di aver dimenticato la moglie in hotel».