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Январь
2024

Fratello e sorella muoiono a poche ore di distanza

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Erano legati profondamente nella vita e lo sono stati anche nella morte: Gianantonio e Anisca Brunello, fratello e sorella, sono morti a ventiquattro ore di distanza l’uno dall’altro. Per loro un funerale congiunto nel Duomo di Monselice, un luogo molto caro ad entrambi ed a cui hanno dedicato la vita.

Gianantonio, conosciuto da tutti come Gianni, è mancato sabato sera all’età di 77 anni per un malore al cuore. Da alcuni mesi infatti la sua salute era precaria, come quella della sorella Anisca, 79 anni, che da tempo lottava contro un tumore e che si è spenta lunedì mattina all’ospedale di Padova. Gianni, ex insegnante di matematica, scienze e direttore aziendale, era molto conosciuto nella cittadina murata per le sue opere di beneficenza e di carità legate al mondo cattolico: proveniva da una famiglia facoltosa ma il suo stile di vita era vicino ai poveri. Diceva spesso: «Il Vangelo va vissuto e praticato, non solo letto», e per questo ha dedicato la vita a fare del bene agli altri prima con donazioni per le missioni in Africa, a cui ha anche partecipato, e poi con sostegni ed aiuti alla parrocchia del Duomo: «Un uomo d’animo profondamente religioso.

Memorabile il suo gesto generoso nel donare nel 2019 un nuovo organo meccanico e una nuova la campana al Duomo, guidato al tempo da Sandro Panizzolo e a cui è stato dedicato l’organo», racconta l’amico Riccardo Ghidotti.

«In poche ore abbiamo perso due persone importanti nella vita sociale della nostra città». Il suo impegno era molto forte anche nella catechesi e nel sostenere le spese delle famiglie che non potevano permettersi la retta dei campi scuola dei figli: «Eravamo vicini di casa e siamo stati negli stessi anni catechisti e giovani dell’Azione Cattolica della parrocchia del Duomo, partecipando insieme a qualche camposcuola. Era sempre sorridente, socievole, umile. Ha fatto tanto del bene, che rimarrà per sempre», sottolinea l’amica Luisa Contiero.

La sorella Anisca invece ha collaborato per molti anni con il marito Ennio nella gestione della storica fioreria “De Guio” di via Cadorna, oltre ad essere tecnica ostetrica nell’ospedale di Monselice e a sostenere il fratello, che viveva solo, sino a quando la malattia glielo ha permesso. Due persone molto legate e che hanno fatto del bene per tutta la vita: per questo i famigliari hanno chiesto alla parrocchia del Duomo di poter avere una cerimonia funebre congiunta, che sarà celebrata giovedì 18 gennaio.