Le autorità hanno dichiarato lo stato d’emergenza e ai pochi abitanti ritornati a Grindavik, dopo l’evacuazione di dicembre, è stato intimato di sgomberare di nuovo in piena notte. La prima ministra islandese, Katrín Jakobsdóttir, ha dichiarato che “la situazione è terrificante”. “È spaventoso – ha aggiunto – vedere quanto sia vicina l’eruzione a Grindavík”.
Stato di emergenza, la premier: è terrificante
Il nuovo vulcano nella lunga notte invernale nordica ha illuminato il paesaggio con un fronte di gas incandescente, la cui colonna luminosa ha dato spettacolo anche a Reykjavik e oltre. Un lago di lava ha iniziato a riversarsi in varie direzioni, solo in parte contenuto dai muri anti-lava eretti di recente. “Una fessura si è aperta su entrambi i lati dell’argine che abbiamo iniziato a costruire a nord di Grindavik“, aveva annunciato la mattina l’Ufficio meteorologico nazionale (Imo). Il fiume incandescente – hanno spiegato – si stava dirigendo sull’abitato, sul versante sud della penisola di Reykjanes che su quella nord ospita la capitale islandese.