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Январь
2024

Venezia, al via il 16 gennaio il contributo d’accesso: ecco cosa fare per ottenere il Qrcode

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Il conto alla rovescia per il contributo di accesso è finito. Mancano, infatti, meno di 24 ore all’apertura dell’apposito portale, pensato per scoraggiare i turisti giornalieri che, nei 29 giorni previsti per la sperimentazione, dovranno pagare 5 euro.

Dopo cinque anni dalla prima delibera datata fine dicembre 2018, parte domani, 16 gennaio, il progetto della Giunta Brugnaro, portato avanti dagli assessori al Turismo Simone Venturini e al Bilancio Michele Zuin. «Partiamo con estrema umiltà, sapendo che non abbiamo trovato la pietra filosofale, ma con la convinzione che dopo decenni di dibattito a vuoto da qualche parte bisogna cominciare» spiega Venturini.

«L’idea della sperimentazione è proprio quella di capire che cosa funziona e che cosa non funziona per migliorare». Lo scopo è scoraggiare il turismo mordi e fuggi: «Meno prenotazioni giornaliere ci saranno sul sito, più significa che il sistema funziona».

Il contributo

Per ora il portale è tradotto solo in inglese. La prima data prevista per il contributo di accesso sarà giovedì 25 aprile, giorno della Liberazione e del patrono di Venezia, San Marco. Seguiranno poi altre date, già calendarizzate, per un totale di 29 giorni di sperimentazione. Il turista che intende visitare la città in giornata dovrà accedere al sito e pagare 5 euro per ricevere un codice (QRcode).

I veneti, che sono esenti, dovranno comunque registrarsi per ricevere il QR code. Chi invece alloggia in una struttura del Comune di Venezia (alberghiero o extralberghiero) riceverà il codice direttamente dal posto dove ha prenotato.

Se un residente vuole invitare qualcuno lo potrà fare senza limite di numero, ma sarà necessario richiedere il codice per il proprio ospite, senza inserire le generalità della persona che si invita.

Le postazioni di controllo previste sono due, una a piazzale Roma e una in stazione, mentre è già stato annunciato che nei periodi di maggior flusso i controllori saranno presenti in Riva degli Schiavoni e in Fondamenta Nove, dove arrivano le barche turistiche per le escursioni giornaliere.

Tra le ipotesi c’è quella di controllare l’escursionista giornaliero già in partenza, quindi a Fusina e a San Giuliano. Quello che per ora è certo è che a piazzale Roma e in stazione verranno allestiti diversi varchi con un banner che indicherà un percorso per i turisti e una per i residenti.

I controllori

Il personale non è ancora stato selezionato. Nel budget messo a bilancio per l’intera operazione 2,9 milioni di euro, che serviranno a coprire le spese necessarie, inclusi gli steward che saranno scelti. La multa prevista va dai 50 ai 300 euro, ma nel primo anno ci saranno dei controllori che permetteranno al turista ignaro del nuovo regolamento di pagare direttamente in loco.

Il portale serve sia a chi intende venire in giornata, pagare cinque euro e visitare la città, sia per le strutture recettive che dovranno inviarlo ai propri clienti, sia per gli esenti. È lunga la lista di chi potrà accedere senza pagare, ma che dovrà comunque essere munito del codice. Per quest’anno non è stata individuata una soglia per aumentare il contributo di accesso, limite che invece verrà con molte probabilità aggiunto in futuro, come previsto fin dall’inizio per scoraggiare i visitatori giornalieri.

Le date

La sperimentazione avverrà dalle 8,30 alle 16 per 29 giorni nell’arco di tutto il 2024. Ovvero dal 25 al 30 aprile; dal primo al 5 maggio; i fine settimana di maggio (11 e 12, 18 e 19, 25 e 26); quattro fine settimana di giugno (8 e 9, 15 e 16, 22 e 23, 29 e 30); due fine settimana di luglio (6 e 7, 13 e 14).

Esenzioni

Per l’anno di sperimentazione il contributo di accesso non riguarderà le isole se non si transita da Venezia. Un esempio: se il turista decide di andare in giornata da Punta Sabbioni a Torcello senza passare dalla città non dovrà pagare nessun contributo. Sono incluse le isole Lido, Pellestrina, Murano, Burano, Torcello, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Mazzorbetto, Vignole, Sant’Andrea, La Certosa, San Servolo, San Clemente, San Lazzaro e le altre. Sono previste modalità di esenzione che durano un anno, per esempio per i lavoratori non occasionali e per gli studenti e per altri casi che verranno elencati nel sito. In generale i cittadini esenti sono i residenti e nati a Venezia e proprietari di immobili a Venezia, ma non residenti nel Comune.

Sono esenti, ma devono chiedere il codice: lavoratori occasionali; studenti in viaggio o visita di istruzione; turisti pernottanti; residenti temporanei; residenti in Veneto; bambini sotto i 14 anni; persone con disabilità certificata e accompagnatori; chi necessità di visite o terapie mediche; accompagnatori o visitatori di degenti ; atleti per eventi Coni; locatari, coniugi, parenti fino al terzo grado e le persone in visita a residenti.