Acca Larenzia, Rampelli: “Siamo sempre in attesa che la sinistra si dichiari anticomunista” (video)
“Siamo sempre in attesa che la sinistra italiana si dichiari anticomunista. Chissà se accadrà mai”. Parola di Fabio Rampelli che conclude così, sorridendo, il suo intervento a Omnibus su la 7. Al centro della puntata i fatti di Acca Larenzia, le accuse sguaiate della sinistra contro il governo Meloni che non avrebbe fatto i conti con il passato e non avrebbe sufficientemente preso le distanze dai saluti romani di CasaPound, al termine della commemorazione dei tre giovani militanti del FdG freddati da un commando di estrema sinistra davanti alla sede missina di via Acca Larenzia il 7 gennaio 1978.
Acca Larenzia, Rampelli: aspetto che la sinistra si di dichiari anticomunista
Una battuta, quella del vicepresidente della Camera di Fratelli d’Italia, che arriva dopo la solita domanda, ossessione della sinistra e della stampa ‘progressista’, ‘Lei si dichiara antifascista?. Rampelli risponde senza imbarazzi. E sottolinea l’appartenenza a una destra moderna, conservatrice, nazionale che da decenni ha abbandonato nostalgie e riti post-fascisti. Poi prende le distanze dall’antifascismo militante che ha armato gli assassini dei ragazzi di destra uccisi come carne da macello. A sinistra invece fanno una gran fatica a professare l’anticomunismo. Il parlamentare di FdI replica alla condirettrice di MicroMega Cinzia Sciuto che sottolinea come l’Italia non abbia mai avuto un regime totalitario comunista. £C’è una storia europea a cui apparteniamo”, chiosa Rampelli. “L’Europa ha subito il comunismo, dichiararsi anticomunisti è un dovere”.
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