A Bacoli emergono i resti di una villa romana legata a Plinio il Vecchio
Nel corso di lavori di rigenerazione e valorizzazione urbana del Comune di Bacoli, per la realizzazione di un nuovo parco comunale nei pressi di Punta Sarparella, sono emersi i resti di una monumentale villa romana databile intorno al I secolo d.C., realizzata in opera reticolata di cubilia di tufo, che si estende fino alla spiaggia ed ai fondali antistanti.
A darne notizia è stata la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli, che ha parlato di “una scoperta archeologica di portata eccezionale”.
Sono stati individuati circa dieci ambienti di grandi dimensioni con diverse fasi edilizie, piani di calpestio e tracce di rivestimento murario. In attesa di valutare un progetto di scavo estensivo della villa e contestuale valorizzazione, attualmente il perimetro degli ambienti è stato individuato e recintato.
La scoperta è ancor più eccezionale se si se si considera che il promontorio di Punta Sarparella, per la massima visibilità dell’intero bacino portuale e un’ampia veduta sul golfo intero, sarebbe stato il luogo che ospitava la residenza del Prefetto della Flotta romana del Tirreno, Classis Misenensis, all’epoca Plinio il Vecchio, che proprio dalla villa avrebbe visto l’eruzione del Vesuvio.
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