Muore a 49 anni dopo il trapianto di fegato
Con forza e determinazione ha affrontato la malattia, incoraggiando le persone che gli stavano accanto.
Giovanni Faggion era così: misurato nelle parole e sempre concreto, con un cuore grande, impegnato nel lavoro così come nel volontariato.
Poco dopo le due del mattino di mercoledì, nella sua casa di Cittadella – al suo fianco come sempre mamma Lina, papà Angelo e la sorella Silvia –, la vita di Giovanni si è interrotta a 49 anni per un tumore al fegato. Un male che ha affrontato con tenacia fin dalla diagnosi avvenuta nel 2020.
«Non è stato un percorso semplice», racconta la sorella Silvia, «ma Giovanni non si è mai dato per vinto, anzi, era lui che rincuorava noi».
Un percorso, per quelle particolari coincidenze della vita, che ha visto il 49enne, perito informatico dipendente della cartiera Favini di Rossano Veneto, salvare una vita. Per lui si era tentato un trapianto di fegato da viventi.
Dopo aver individuato la donatrice ed effettuati tutti gli esami, il giorno dell’intervento i chirurghi avevano però scoperto che il fegato della donna aveva un problema, rilevabile solo vedendo direttamente l’organo.
Questo aveva permesso di intervenire evitandole il peggio. Giovanni ha affrontato un trapianto: l’intervento era riuscito e per un anno e mezzo tutto sembrava andare per il meglio. Poche settimane fa il repentino tracollo.
Giovanni era orgogliosissimo della nipote Marina e del pronipote di 4 mesi, Alberto. Attivo nel mondo del volontariato, indossava con orgoglio l’uniforme di soccorritore della Croce Rossa della sede di Cittadella e grazie alle sue competenze seguiva anche l’area informatica.
Aveva un sorriso per tutti, sempre pronto a collaborare qualsiasi fosse l’attività da svolgere. Profondo il dolore di tutto il Comitato di Padova.
«Era super tifoso del Cittadella, amava la musica a 360 gradi ed aveva una cultura ampia che amava approfondire», sottolinea Silvia.
Pur essendo cittadellese, la zona di residenza di Giovanni ricade nella parrocchia di Fontaniva nel cui duomo sabato alle 10 sarà celebrato il funerale.
Il feretro giungerà dall’ospedale della città murata e al termine della cerimonia proseguirà per la cremazione.
La preghiera di suffragio sarà domani alle 19.30 sempre nella parrocchiale.
La famiglia ringrazia per le cure e l’assistenza prestate le dottoresse Maria Luisa Travaglia e Giuliana Simioni, il direttore dell’unità di oncologia di Cittadella-Camposampiero Teodoro Sava e la signora Luisa.