Ivrea, matrimonio tra eccellenze, l’Erbaluce il vino ufficiale del Carnevale
IVREA. La sala delle bandiere nel palazzo della Credenza ha fatto da cornice nel pomeriggio di lunedì scorso all’ufficializzazione di una sinergia tra due eccellenze che sono patrimonio identitario del Canavese: lo Storico carnevale di Ivrea e l’Erbaluce di Caluso, vitigno autoctono della Regione Piemonte per il 2023.
A rappresentarli nel corso di un incontro c’erano Alberto Alma, presidente della Fondazione del carnevale e Bartolomeo Merlo, presidente del Consorzio di tutela vini docg Erbaluce e doc Carema e Canavese, accompagnato da Domenico Tappero Merlo, docente di comunicazione del vino e del territorio in due master all’Università Cattolica di Milano e da Maria Aprile, responsabile comunicazione del consorzio. Presente anche il sindaco di Ivrea Matteo Chiantore , che si è dichiarato soddisfatto del “matrimonio”. «Stiamo per mettere a terra la presa di conoscenza - ha sottolineato Chiantore nel suo intervento - di un’identità territoriale che mette insieme due tratti distintivi: un esempio concreto del fare rete sul territorio e di fatti che seguono alle parole».
Dalla nuova sinergia deriveranno un convegno, inserito nel calendario dello Storico carnevale di Ivrea, in programma per il prossimo sabato 20 gennaio alle 10 al teatro Giacosa che vedrà la partecipazione dei 36 sindaci del territorio della docg Erbaluce. E soprattutto un Carnevale che nei suoi momenti conviviali adotterà l’Erbaluce come vino ufficiale della manifestazione, con la compartecipazione dell’Associazione dei giovani vignaioli canavesani e dell’Enoteca regionale, ospitata nelle cantine di palazzo Valperga a Caluso.
«Il Carnevale è legato al territorio e alle sue eccellenze enogastronomiche e ambientali. Un evento, unico al mondo, che vuol diventare sempre più sostenibile - ha detto Alma -. Questa infatti sarà la prima edizione plastic free».
A Bartolomeo Merlo il compito di ricordare i passi in avanti compiuti dall’Erbaluce, sia sotto il profilo della qualità che della promozione, sostenuta dalla Camera di commercio di Torino e da Banca d’Alba. «Mancava però nel panorama territoriale Piemontese un evento che unisse il terroir Canavesano dove la coltivazione del vitigno è contrassegnata dalla docg. Ecco l’idea di consolidare un piano di valorizzazione di due eccellenze del territorio che fino a oggi hanno avuto due percorsi assolutamente indipendenti - ha argomentato Merlo -. Il futuro del vino sarà sempre più aperto al mondo della comunicazione in quanto sempre più segmentato, esperienziale e innovativo. Dalla sinergia con la Fondazione dello storico carnevale deriverà un programma di collaborazione rivolto a valorizzare i mercati enologico e enogastronomico e metterli in contatto con quelli culturali e turistici del territorio. Il convengo, oltre alla partecipazione istituzionale di tutto il territorio canavesano, della Fondazione e delle componenti dello storico carnevale e dei produttori di Erbaluce, del Carema e del Canavese rosso, ha l’obiettivo di formare e informare e di dare strumenti al sistema che ruota intorno al mondo del vino: la ristorazione, le scuole alberghiere e agrarie, gli operatori turistici».