Le 10 tendenze della stagione invernale 2023 – 2024, dagli chalet di lusso ai viaggi sostenibili
«Circa 10 Miliardi e 300 milioni di Euro: questo è il fatturato complessivo che il comparto è stato in grado di generare nella passata stagione invernale. Si tratta di un dato economico di grande valore per il turismo nazionale, ma anche un obiettivo che, nel corso dell’inverno 2023/2024, non sarà facile confermare».
E’ quanto si legge nell’introduzione dell’ultimo report di JFC per l’Osservatorio del turismo montano: «I risultati a consuntivo della passata stagione invernale sono, infatti, andati oltre le pur positive previsioni, spinti in particolar modo dal ritorno degli stranieri – per quanto riguarda le presenze – e dall’incremento dei prezzi praticati su tutti i servizi della filiera – per quanto riguarda i fatturati. Prezzi che, anche per l’imminente stagione, sembrano non arrestarsi: assistiamo infatti ad incrementi sostenuti che, se sommati all’anno precedente, portano in alcune località e/o per alcuni servizi ad aumenti vicini al +25% nell’ultimo biennio. Appare quindi evidente che, in una situazione economica europea che vede un’inflazione non ancora realmente domata, l’incremento sostenuto dei costi dei beni primari, la crescita esponenziale dei mutui, i costi energetici che non si assestano, nonché una fase generale di stagnazione e/o di recessione – della Germania in particolare, la continua crescita del costo per soggiornare fuori casa rappresenta un limite non solo economico ma anche mentale».
Sarà infatti l’incertezza e la mancanza di stabilità il vero ostacolo alla stagione invernale 2023/2024: «In questo contesto non certo brillante, vi sono però segnali confortanti che potrebbero migliorare la situazione e dare slancio positivo al periodo che va da Carnevale sino alla Pasqua (la cui festività cade, nel 2024, nell’ultimo giorno di marzo e, pertanto, ottimale per dare continuità alla stagione invernale), quindi circa 50 giornate:
• la questione innevamento che, se da un lato rappresenta sempre un fattore gestibile solo in parte, dall’altro può essere di forte sostegno in caso di precipitazioni nevose abbondanti e costanti. Neve utile non solo per sciare, ma anche per il fascino e l’allure che crea in montagna;
• le presenze di stranieri i quali, spinti dal desiderio di viaggiare all’estero (purtroppo tale tendenza si manifesta anche da parte dei nostri connazionali), porteranno benefici anche economici grazie alla loro maggiore capacità di spesa;
• una comunicazione dedicata al prodotto “Montagna Bianca Italiana” sui mercati internazionali, che suggeriamo possa essere avviata dal Ministero del Turismo e dall’Enit a supporto di questa importante economia. Azione, questa, che rappresenterebbe il completamento di un percorso avviato con i fondi a sostegno degli impianti di risalita.
Se a questi fattori – si legge nel report – «si affiancasse anche il recupero della serenità mentale generato da un riacquisito equilibrio economico, che può avvenire con una serie di concause quali il riavvio di politiche monetarie meno stringenti, la riduzione dei costi generali, una ripresa dell’economia più sostenuta del previsto, l’avvio di nuove misure di sostegno alle famiglie, etc., ecco che le attuali previsioni potrebbero migliorare di un valore variabile in un range tra i 2,5 ed i 3,2 punti percentuali».
Ma quali sono le tendenze di questa stagione invernale?
Eccone dieci
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Turismo di “vicinanza”
Se l’incremento dei prezzi allontana gli Italiani dalle Destinazioni più cool, non annulla però il desiderio dei nostri connazionali di trascorrere una vacanza sulla neve, che tenderanno a spostarsi verso località vicine alle Destinazioni più rinomate – potendo così trascorrere una o più giornate di sci sulle piste più famose – ma scegliendo, appunto, alloggi in località più economiche.
La moda dello skitour sulla neve
Touring, skitour o randonnée, è questa la maggiore richiesta alla quale le Destinazioni Montane Italiane si troveranno a dover dare risposta nel corso dell’inverno 2023/2024. Sono sempre di più gli sciatori – ma anche chi vuole muoversi sulla neve con le ciaspole o gli scarponi chiodati – che vogliono provare l’emozione di tante piste in poche giornate, organizzando tappe in rifugi e/o in strutture localizzate lungo il percorso.
Sciatori, snowboarder e sportivi slow in crescita
Saranno 51 mila gli Italiani che, nell’inverno 2023/2024, metteranno per la prima volta gli sci ai piedi: porteranno il numero dei nostri connazionali che praticano sci alpino a superare – per la prima volta nell’ultimo decennio - quota 2,5 milioni. In crescita anche il numero degli Italiani che praticano lo snowboarder (543mila) e di coloro che, invece, prediligono una disciplina slow grazie all’utilizzo delle ciaspole (477mila).
I bambini 4/12 anni, clienti primari per le scuole di sci
La maggiore quota della clientela delle scuole di sci italiane, quest’inverno, sarà composta per il 38,9% del totale da coloro che si rivolgono ad una scuola di sci da bambini/ragazzi con un’età compresa tra i 7 ed i 12 anni, come pure sono in crescita i bambini tra i 4 ed i 6 anni che si avvicinano allo sci (il 24,8% del totale). Complessivamente, i bambini che hanno un’età compresa tra 4 e 12 anni rappresentano, per le scuole di sci, 64 clienti su 100.
Diventa più cara la vacanza bianca in Italia
Trascorrere un soggiorno invernale sulla neve costerà, nell’inverno 2023/2024, in media l’8,1% in più rispetto all’anno scorso. Se si prendono in esame gli aumenti avuti nell’ultimo biennio, si deve pagare il +25,7% in più per un week end o in alta stagione negli alberghi, mentre l’aumento per i servizi di bar e ristorazione sono del +23,4%. Poco meno del 20% è l’incremento degli impianti di risalita/skipass, mentre le scuole di sci hanno praticato, nel biennio, un incremento inferiore al 15%.
Oltre 3.600,00 Euro per la settimana bianca di una famiglia
Per trascorrere una settimana di vacanza in montagna tutto compreso – quindi 7 giorni in montagna comprensivi dei costi di viaggio a/r, acquisti vari, ristorazione, hotel, skipass, scuola di sci, divertimento, benessere, utilizzo e/o noleggio attrezzature, etc. – quest’inverno un nucleo familiare composto dai genitori e da un figlio di età inferiore agli 8 anni spenderà in media 3.606,00 Euro.
Gli chalet di lusso, grande richiesta
Gli chalet immersi nel bosco, vicini alle piste da sci, stanno vivendo una fase di enorme richiesta, soprattutto dai mercati esteri. Trattasi di una tipologia di offerta luxury che interessa tutti coloro che sono alla ricerca di esperienze uniche da vivere sulla neve con la propria famiglia o con pochi amici, godendo della bellezza della neve tutta e con servizi su richiesta, ad esempio il delivery dal ristorante preferito. La domanda, in questo caso, supera abbondantemente l’offerta presente sul mercato.
Viaggi sostenibili e senza pensieri
Nell’inverno 2023/2024 emerge con esuberanza la richiesta dei clienti di utilizzare il treno per raggiungere la Destinazione bianca, raggiungendo quindi in maniera sostenibile la località di vacanza. Questa tendenza si associa anche ad un fattore di comodità nel raggiungere la località - si elimina il problema ed i costi di gestione dell’auto, con parcheggi, spostamenti interni, etc. – e nella mobilità interna, spostandosi con mezzi pubblici – skibus per andare a sciare, spesso gratuito per chi possiede lo skipass – o a piedi – per visitare e vivere la Destinazione.
Lunghi soggiorni da residenti temporanei
Aumenta la quota di coloro che effettuano un vero e proprio trasferimento invernale in montagna dalle festività natalizie sino a Pasqua, nelle località che offrono tutti i servizi tipici della città, con in più le molteplici opzioni sportive legate alla neve. Trattasi di coppie golden age e di famiglie con bambini - trasferendo anche l’insegnamento scolastico - che trascorreranno l’intero inverno in appartamenti e case di proprietà o in affitto.
Cresce il fatturato della filiera
Nell’inverno 2023/2024 il fatturato complessivo del sistema salirà a quota 10 miliardi 664 milioni di Euro, segnando una crescita di circa 380 milioni di Euro, con una variazione complessiva positiva del +3,7%. Di questi, 5 miliardi 101 milioni di Euro sarà il fatturato del sistema ospitale alberghiero ed extra-alberghiero; 4 miliardi 264 milioni di Euro quello dei servizi quali noleggio attrezzature, maestri di sci, skipass ed impianti di risalita vari; 1 miliardo 299 milioni di Euro il fatturato di altri servizi quali ristorazione, commercio, attività ricreative e di divertimento, etc.
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La scheda
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JFC si occupa di consulenza e marketing turistico, programmazione e pianificazione territoriale, ricerche ed analisi, alla cui guida vi è Massimo Feruzzi, Amministratore Unico che da oltre 25 anni svolge attività professionale nel campo del turismo in qualità di tourism advisor e destination manager. In particolare, dal 2009 JFC realizza Skipass Panorama Turismo – Osservatorio Turistico della Montagna Bianca che raccoglie, elabora, fornisce dati, statistiche ed informazioni costanti del “fenomeno montagna bianca” in tutti i suoi elementi, e si pone quale obiettivo primario quello di fornire informazioni utili all’intero sistema nazionale (operatori, enti, giornalisti, sportmaker).