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Январь
2024

Il tiro con l’arco sbarca a scuola: a insegnarlo è Boari “senior”

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I valori disciplinari di sport e scuola vanno di pari passo, specialmente per i giovani ragazzi alle prese con le prime esperienze dentro e fuori l'ambito scolastico. Ma all’Istituto Comprensivo di Ceresara (composto dai plessi di Casaloldo, Gazoldo Degli Ippoliti, Piubega e della stessa Ceresara) si è voluto compiere un ulteriore step, dando vita ad un progetto destinato a un futuro si spera radioso.

Grazie allo sforzo collettivo nato dall’intuizione della dirigente dell’IC di Ceresara Anna Raccuia, il coordinamento del collaboratore scolastico Denis Rizzardi e l’aiuto pratico di un insegnante d’eccezione come Antonio Boari, in questi primi mesi dell’anno scolastico i circa 190 alunni delle classi quarte e quinte delle primarie sopracitate hanno potuto partecipato ad un particolare esperimento in compresenza. Mentre in palestra la maggior parte seguiva la canonica lezione del professore di educazione fisica Marco Giazzi – castiglionese salito agli onori della cronaca nel 2019 per la nomina a Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica a soli 26 anni in seguito al ritiro a partita in corso ordinato ai suoi ragazzi dell'under 13 del Carpenedolo, di cui era coach, per i reiterati insulti dalle tribune avversarie, il tutto mentre si trovavano in vantaggio – un gruppetto composto da due studenti si staccavano a turno dalla lezione principale per raggiungere Boari, pronto settimana dopo settimana ad indottrinare gradualmente le giovani menti verso le tecniche basilari del tiro con l’arco.

Non è solo uno sport

«L’esperienza sta andando oltre le aspettative – racconta raggiante Antonio Boari, rivaltese da tempo immemore parte degli Arcieri Gonzaga nonché papà e primo maestro della figlia Lucilla, arciera formidabile capace di vincere il bronzo individuale a Tokyo 2020 -. È un progetto pilota partito soltanto due mesi fa e nessuno si aspettava una risposta così positiva, sia per il consenso delle famiglie che per i riscontri sui ragazzi, se possibile oltre le più rosee aspettative. La crescita è evidente a vista d’occhio, dal gesto tecnico più fluido all’autonomia nell’impugnatura dell’attrezzo e degli appositi accessori. Inoltre ho registrato una capacità d’ascolto progressivamente sempre più elevata. Incoraggiante, visti i dilaganti problemi d’attenzione del giorno d’oggi».

Oltre a fungere da trampolino di lancio per qualche talento particolarmente portato l’aspetto sicuramente più interessante è quello umano e relazionale dell’iniziativa, soprattutto perché l’antica disciplina del tiro con l’arco, oltre ad un moderato sforzo fisico, richiede costante concentrazione e consapevolezza, ed è da sempre capace di azzerare ogni tipo di barriera. Sfaccettature che permettono anche a un ragazzino con problematiche caratteriali o relazionali di crescere esponenzialmente nelle aree più deficitarie e di conseguenza delicate. Più in generale i giovani alunni hanno fatto registrare passi avanti anche a livello di educazione civica e nella percezione di ciò che li circonda.

Un progetto che ha un futuro

Il progetto continuerà fino alla fine dell’anno scolastico, visti i risultati sorprendentemente positivi l’intenzione delle parti è quella di proseguire con determinazione anche durante il 2024/2025, con la possibilità di estendere la copertura e proporlo in ambito extracurriculare anche ai ragazzi delle scuole medie. Se poi dovessero pure sbocciare delle nuove Lucilla Boari...