“Mi allontano dalla musica e dal palco per seguire altri progetti creativi”: Nelly Furtado saluta i fan, dopo essere stata vittima di body shaming per mesi
Tornare sulle scene dopo sette anni non era certo facile, ma Nelly Furtado lo scorso anno ha deciso di condividere con i suoi fan un tour per cantare tutti i successi della sua carriera. Però i video e le foto delle esibizioni dell’artista hanno scatenato gli haters che sono stati piuttosto feroci con la vincitrice di un premio Grammy. Il body shaming è stato pesantissimo. La Furtado non ha mai replicato direttamente sul palco, se non mostrandosi fiera di come è oggi, a 46 anni.
Poi la doccia gelata, l’arrivederci ai fan e alla musica, cinque giorni fa, con un lungo post su Instagram che si apre proprio con la fotografia della cantante ritratta 25 anni fa, in occasione del lancio del primo progetto discografico “Whoa, Nelly!” che conteneva la super hit “I’m Like a Bird”. “Voglio perseguire altri sforzi creativi e personali che sento che sarebbe meglio adattarsi a questa prossima fase della mia vita”, ha detto l’artista.
Nelly Furtado quest’anno ha terminato il suo Better Than Ever Summer Festival Tour. Nel corso delle date molti dei commenti sui social sono stati feroci e tutti riguardanti il suo aspetto. L’arte è passata in secondo piano. Così per rispondere, in qualche modo, a questo orribile trend la cantante si è presentata al Manchester Pride con una maglietta a raffigurare un corpo magro.
Lo stylist dell’artista Phil Gomez ha condiviso poi alcune parole relative a quella esibizione: “Nelly Furtado affronta duramente i critici del corpo al Manchester Pride, scegliendo un’audace maglietta oversize con disegnato il corpo di una donna durante la sua potente performance, inviando un forte messaggio di amor proprio e di sfida agli standard sociali”.
Sempre a proposito del suo corpo, in una intervista a People dello scorso anno, in occasione della promozione del singolo “Better Than Ever”, Nelly Furtado ha rivelato: “Ho la pelle olivastra e so bene che se potessero i photo editor alleggerirebbero molto il colore della pelle e mi toglierebbero i fianchi”. Poi l’appello alle nuove generazioni: “Dovete esprimervi liberamente, celebrare la vostra individualità e sapere che è perfettamente OK essere OK con ciò che vedi allo specchio, ed è anche OK desiderare qualcosa di diverso”.
Dunque nel post sui social pubblicato cinque giorni fa, l’artista ha scritto: “Avere così tante persone che riscoprono la mia musica è stato surreale e gioioso. È stato così divertente abbracciare questa opportunità , salire di nuovo sui palchi e vedere da vicino, il vero potere duraturo della buona musica. Mi ha fatto credere davvero nella magia. A parte tutto questo, ho deciso di allontanarmi dalle performance musicali per il prossimo futuro e di perseguire altri sforzi creativi e personali che ritengo si adattano meglio a questa prossima fase della mia vita. Ho apprezzato immensamente la mia carriera e amo ancora scrivere musica. Mi identificherò come cantautrice per sempre”.
Insomma al netto poi delle reali motivazioni che hanno spinto l’artista a prendere questa drastica decisione il quesito rimane sul tavolo: è mai possibile che nel 2025 il body shaming possa proliferare e rimbalzare di social in social come se nulla fosse?
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