Borse asiatiche in rialzo dopo l’intesa Cina-Usa sui dazi, ma mancano dettagli. Giovedì l’incontro Xi-Trump
L’accordo sui dazi raggiunto domenica tra Stati Uniti e Cina ha fatto volare le borse asiatiche, con la Borsa di Tokyo che ha chiuso il primo giorno della settimana in sostenuto aumento, e sta influenzando in positivo l’apertura di quelle europee. L’intesa preliminare annunciata dal segretario al Tesoro Scott Bessent scongiura l’entrata in vigore di ulteriori tariffe del 100% contro Pechino e spiana la strada all’incontro fra Xi Jinping e Donald Trump che si terrà giovedì. Ai due leader spetta ora il compito di finalizzarla. I dettagli forniti finora sono però vaghi.
Bessent ha parlato di un’intesa sulla soia e sulle terre rare, gli elementi chimici fondamentali per la produzione di smartphone, veicoli elettrici e turbine eoliche, con la Cina che si è impegnata a rimandare di un anno l’entrata in vigore delle temute restrizioni all’export, rivendendo nel frattempo la misura. La delegazione cinese ha parlato di un “consenso positivo”, di una trattativa che mette sulla buona strada ma, nel suo resoconto, non ha offerto alcun riferimento alle terre rare, per le quali Trump ha lanciato la sua ‘campagna d’Asia’. Nel tour in Malesia, Giappone e Corea del Sud, il presidente intende infatti siglare accordi con altri paesi – lo ha già fatto con la Malesia e l’Australia – per ottenere i minerali essenziali e ridurre così la dipendenza americana da Pechino.
Grazie al “sostanziale” accordo quadro raggiunto, la tregua commerciale fra Stati Uniti e Cina – ha spiegato Bessent – sarà estesa al di là dell’attuale scadenza del 10 novembre. “Fuori discussione” anche tariffe ulteriori del 100% contro Pechino, ha assicurato il segretario al Tesoro inviando un messaggio distensivo ai mercati, nervosi da settimane per la possibile entrata in vigore il prossimo primo novembre dei nuovi dazi annunciati da Trump in risposta alla recente stretta sulle terre rare di Pechino.
L’accordo getta le basi per un faccia a faccia positivo fra il presidente americano e quello cinese, il primo dal 2019. L’agenda dei due leader è fitta: al centro del confronto ci sarà la guerra in Ucraina e la pressione che Xi può esercitare su Vladimir Putin considerata quell”amicizia senza limiti’ che li lega. Non escluso neanche un confronto su Taiwan, tema spinoso nei rapporti fra i due paesi. Trump e Xi sono chiamati anche a chiudere l’agognata intesa per la vendita delle attività americane di TikTok. I negoziatori hanno trovato l’accordo e ora i due presidenti dovranno siglarlo, regalando a Trump un’importante vittoria.
Il tycoon si è impegnato fin dal suo ingresso alla Casa Bianca a salvare la popolare app che ha contribuito alla sua vittoria nel 2024. Il piano della Casa Bianca prevede la separazione delle attività americane da ByteDance e la loro vendita a un consorzio di investitori americani: la piattaforma negli Stati Uniti continuerà a usare l’algoritmo originale, concesso in licenza, ma i dati degli utenti saranno tenuti al sicuro negli States, superando così i timori per la sicurezza nazionale sollevati dal Congresso. Al piano manca solo il via libera definitivo della Cina che, ora, appare a portata di mano.
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