Putin annuncia il misterioso missile nucleare Burevestnik: “Arma unica al mondo. Può colpire a qualsiasi distanza”
Il capo di Stato maggiore dell’esercito russo Valery Gherasimov ha annunciato che e’ stato effettuato “con successo” il test del missile da crociera a lungo raggio a propulsione nucleare Burevestnik, la risposta russa allo scudo antimissile degli Stati Uniti. Gherasimov ha informato il presidente russo Vladimir Putin che il missile “ha percorso una distanza di 14.000 chilometri, e questo non è il suo limite”, durante quasi 15 ore di volo il 21 ottobre, ha riferito il ministero della Difesa sul suo canale Telegram.
Che cosa sappiamo del misterioso missile Burevestnik
Come si legge in un articolo pubblicato da Analisi Difesa il 2 settembre 2019, in tempi non sospetti e cioé prima della guerra in Ucraina si tratta di un «missile da crociera a propulsione nucleare in grado di volare per molti giorni, forse perfino per settimane o mesi, prima di schiantarsi sull’obbiettivo con una testata termonucleare.
Una temibile arma la cui autonomia di volo indefinita consentirebbe di effettuare larghissime manovre di approccio indiretto, passando, per di più a bassissima quota, al di sopra di oceani poco frequentati, ghiacci polari, deserti, giungle o comunque in genere sopra luoghi spopolati e a bassa “densità” di sorveglianza militare. In tal modo si darebbe nuova forma al concetto di “sorpresa” nella guerra aerea e atomica, aggirando, di fatto, le difese antimissile avversarie e assicurando una capacità di “secondo colpo” di rappresaglia paragonabile, quasi, a quella dei silenziosi sottomarini SSBN».
Lo stato maggiore russo: completati i test finali Burevestnik
“Durante il volo, il missile ha completato tutte le manovre verticali e orizzontali. E, cosi’ facendo, ha dimostrato le sue grandi capacita’ nell’eludere i sistemi antiaerei e antimissile”, si legge nel comunicato. Il generale ha sottolineato che “le caratteristiche tecniche del Burevestnik ne consentono l’impiego con precisione garantita contro obiettivi altamente difesi a qualsiasi distanza”. A questo proposito, Putin ha sottolineato che si tratta di “un’arma unica che nessun altro al mondo possiede” e ha ricordato che specialisti di alto livello avevano previsto all’epoca che un simile progetto fosse “irrealizzabile”.
I test falliti e i numerosi rinvii: propaganda o minaccia concreta?
“E ora abbiamo completato i test finali”, ha affermato con orgoglio, aggiungendo che l’infrastruttura necessaria per il suo dispiegamento deve ora essere costruita e messa in servizio dalle Forze armate, per le quali c’e’ ancora “molto lavoro da fare”. Putin ha annunciato per la prima volta nell’ottobre 2023 il successo del test con il Burevestnik, un missile avvolto da polemiche a causa dei numerosi test falliti condotti alla fine dell’ultimo decennio.
Mosca ha deciso di procedere con lo sviluppo di questi missili quando gli Stati Uniti si sono ritirati nel 2001 dal Trattato sui missili balistici, firmato da Mosca e Washington al culmine della Guerra Fredda (1972), per creare un proprio scudo missilistico. Putin ha guidato le manovre delle forze nucleari russe su terra, mare e aria questa settimana, subito dopo l’annullamento del vertice di Budapest con la sua controparte statunitense, Donald Trump, a causa del rifiuto di Mosca di cessare le ostilità in Ucraina.
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