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Perotti e Brugnami, da Campioni del Mondo juniores alla finale iridata dei grandi: continuità tricolore

In finale ai Mondiali di ginnastica artistica da Campioni del Mondo juniores. Questa è la storia di Giulia Perotti e Tommaso Brugnami: due anni fa trionfarono nella rassegna iridata giovanile, rispettivamente al corpo libero e al volteggio. Sabato 25 ottobre saranno insieme sulla pedana di Jakarta (Indonesia) per disputare l’atto conclusivo nella manifestazione dei grandi: il salto di categoria non si è fatto sentire per due grandi promesse del movimento tricolore, che si sono messe in bella mostra al suo esordio nell’evento assoluto.

La 16enne piemontese ha pagato un po’ l’emozione ed è caduta tre volte tra le parallele asimmetriche e trave (errori che le sono costati la qualificazione all’atto conclusivo del concorso generale individuale), ma poi ha rialzato la testa di carattere e ha eseguito una splendida prova al quadrato sulle note di Cornfield Chase di Hans Zimmer: punteggio di 13.266 (5.4 il D Score, il più basso tra le ammesse alla finale), settima posizione e pass per la gloria. Non avrà nulla da perdere in una gara dove la rumena Maneca-Voinea partirà in pole e tante papabili al podio.

Il 19enne marchigiano ha invece rotto il ghiaccio in maniera perentoria: il volteggio era il primo attrezzo di giornata, lo Tsukahara con triplo avvitamento e il Kasamtsu con triplo avvitamento sono stati eseguiti con qualche piccola sbavatura, segno di potenziali margini di miglioramento in vista della finale. L’azzurro ha chiuso la sessione in quinta posizione con la media di 14.249 e potrebbe stupire: il filippino Carlos Yulo e l’armeno Artur Davtyan sembrano essere un gradino sopra, ma per il resto il livello sembra molto omogeneo.

Tommaso Brugnami si rese protagonista della scalata da secondo a primo posto nei Mondiali juniores di due anni fa, lasciandosi alle spalle il canadese Victor Canuel e l’ungherese Szilard Zavory. Giulia Perotti fece ancora meglio: dalla sesta piazza in qualifica al trionfo, battendo due ottime rivali come la statunitense Hezly Rivera, la giapponese Haruka Nakamura e la britannica Abigail Martin (ritroverà quest’ultima tra tre giorni).

Da Antalya a Jakarta il passo è stato breve: solitamente il salto da juniores a seniores si fa sentire, invece al primo anno tra i grandi sono subito arrivate le gioie (Perotti ha contributo anche all’oro a squadre agli Europei in primavera). Il cammino verso le Olimpiadi di Los Angeles 2028 è iniziato nel miglior modo possibile.