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F1, promossi e bocciati GP Usa 2025. Verstappen e Leclerc OK, Piastri e la Mercedes KO

Il Gran Premio degli Stati Uniti di F1 è passato dall’attualità alla cronaca. Prima che si trasferisca nella storia, andiamo a vedere quali sono i promossi e i bocciati dell’appuntamento tenutosi al Circuit of the Americas.

PROMOSSI

VERSTAPPEN Max (Red Bull) – Sontuoso, titanico, perfetto. Scegliete voi l’aggettivo che preferite. L’olandese ha dominato in lungo e in largo, portandosi a casa il massimo risultato dando l’impressione di dover applicare il minimo sforzo. Ha riaperto un Mondiale apparentemente chiuso e il quinto titolo consecutivo non è più utopia.

NORRIS Lando (McLaren) – Si merita la promozione perché ha fatto il massimo. Incolpevole nella carambola della Sprint, ha poi gestito al meglio la situazione nel Gran Premio domenicale. Doveva correre in difesa e lo ha fatto bene. È conscio di avere il fiato di Verstappen sul collo, però intanto recupera punti su Piastri. Ad Austin può andare bene così, vedremo cosa accadrà a Città del Messico.

LECLERC Charles (Ferrari) – Un weekend garibaldino, chiusosi con un podio insperato. Più di così era impossibile fare, anzi accedere alla top-three approfittando delle difficoltà di Piastri rappresentava una grande occasione. Bravo a coglierla al volo, tornando ad assaporare lo champagne dopo mesi. Si meriterebbe un’auto da Mondiale. Devono solo dargliela…

BEARMAN Oliver (Haas) – Se il Team statunitense chiude il weekend texano smuovendo la classifica, il merito è del giovane britannico, la cui gara peraltro non è stata lineare. Non è un mistero che il suo futuro potrebbe essere tinto di rosso. Il suo compito è dimostrare di meritarselo.

BOCCIATI

PIASTRI Oscar (McLaren) – Non è incolpevole nel botto al via della Sprint Race, c’è quantomeno un concorso di colpa. Auto mezza distrutta e da raffazzonare, con tanto di tutte le difficoltà del caso. Dopo Zandvoort, il suo rendimento è calato sensibilmente. Non sempre a causa degli errori, ma quel profilo di “freddo calcolatore” è venuto meno. Il titolo iridato da promesso è tornato assolutamente ipotetico e da (ri)conquistare.

MERCEDES –  Più che argentata, la W16 è stata grigia. Un fine settimana anonimo, indipendentemente dalle vicissitudini negative di cui è stato vittima Antonelli. Bottino scarno, per il team anglo-tedesco, che ora si vede quasi raggiunto da Ferrari e Red Bull nel Mondiale costruttori. In Messico andrà meglio? Di sicuro, far peggio è difficile…