ru24.pro
World News
Октябрь
2025

Il legale dell’ex pm Venditti: «La procura di Pavia va esclusa dalle nuove indagini su Sempio»

0

PAVIA. «È la Procura di Brescia, non quella di Pavia, che deve occuparsi della nuova indagine su Andrea Sempio». La riflessione di Domenico Aiello, avvocato difensore dell’ex pm di Pavia Mario Venditti, coinvolto in due filoni di inchiesta che arrivano proprio da Brescia, accompagna le valutazioni sul momento che sta attraversando il magistrato, travolto in questi giorni dalla bufera giudiziaria e dal clamore mediatico. «Per lui è un momento particolarmente critico: c’è una concentrazione di interessi che io non sono in grado di decifrare, ma è veramente inusuale – dice Aiello –. È stato aggredito un uomo con una potenza di fuoco inimmaginabile. La sua immagine è compromessa, hanno distrutto un uomo».

[[ge:gnn:laprovinciapavese:15349126]]

La richiesta del legale

Aiello chiede quindi che anche l’inchiesta bis su Garlasco, che vede ancora indagato Andrea Sempio, per un suo presunto ruolo nell’omicidio di Chiara Poggi, venga tolta dalle mani dei pm di Pavia, guidati da Fabio Napoleone, e passi a Brescia, la procura che sta indagando sull’ipotesi di un condizionamento delle indagini del 2017 su Sempio e sul “sistema Pavia” che avrebbe coinvolto anche magistrati, tra cui proprio Venditti e il pm Paolo Mazza, oggi in servizio alla procura di Milano. Aiello si scaglia anche contro la sovraesposizione del caso sui media. «L’errore si dimostra attraverso le regole, all’interno di un’aula di tribunale, non sui media altrimenti passa il messaggio che la giustizia diventa un'opinione che viene costruita nei talk show. La giustizia non viene esercitata a maggioranza, dalla simpatia o meno dei personaggi. Siamo finiti nelle mani di spregiudicati paparazzi, ma al paparazzo lasciamo la commedia, noi presidiamo la verità».

[[ge:gnn:laprovinciapavese:15347644]]

La difesa di Venditti cita l’articolo 11 del codice di procedura penale che fa riferimento alla competenza per i procedimenti riguardanti i magistrati. Il ragionamento del legale è questo: «Una volta che un’attività di indagine compiuta nel procedimento pavese contro Andrea Sempio ha determinato una notizia criminis nei confronti di un magistrato, l’attività di trasmissione ha effetto di trascinare le indagini», dunque tutto - incidente probatorio compreso - dovrebbe essere trasferito nella Procura guidata da Francesco Prete.

[[ge:gnn:laprovinciapavese:15348235]]

L’ipotesi di corruzione

Il ragionamento del difensore è stato trasmesso, con una nota, alla Procura generale di Milano guidata da Francesca Nanni, al procuratore generale di Brescia Guido Rispoli, ma anche alle Procure di Brescia e di Pavia interessate dalla riapertura del caso Garlasco, così come alla giudice per le indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli che si sta occupando dell’incidente probatorio ancora in corso.

La difesa tira in ballo anche il “pizzino” contenuto nel decreto dello scorso 26 settembre scorso con cui la Procura bresciana ha disposto la perquisizione nei confronti dell’ex magistrato Venditti. Quel foglio scritto a mano da Giuseppe Sempio – “Venditti gip archivia x 20. 30 euro” – che per l’accusa rappresenta la cifra pagata nel 2017 per velocizzare la chiusura della pratica è parte integrante dell’accusa di corruzione, ma per la difesa è «inevitabilmente legato» al delitto di Chiara Poggi.

[[ge:gnn:laprovinciapavese:15347360]]

«L’indagine sull’omicidio è il contenitore in cui è stata rinvenuta la prova di un’ipotesi corruttiva – spiega Aiello – quindi è evidente che non si può selezione una parte dell’indagine da mandare, e una da non mandare. È tutto connesso, la nuova indagine su Sempio è connessa all’attività che Pavia ha trasmesso a Brescia e dunque a indagare deve essere Brescia».

[[ge:gnn:laprovinciapavese:15346150]]

L’ex pm coinvolto anche nell’inchiesta sul Sistema Pavia

L’ex pm di Pavia Mario Venditti è coinvolto in due filoni di indagine della Procura di Brescia. Uno riguarda il “sistema Pavia”, l’altro l’ipotesi di un condizionamento dell’inchiesta su Andrea Sempio del 2017. Nel primo filone Venditti è accusato, insieme al pm Paolo Mazza, di corruzione e peculato in relazione all’utilizzo improprio, secondo la procura di Brescia, delle auto di servizio, che venivano noleggiate alla Procura di Pavia dalla società Cr Service dei fratelli D’Arena, ai quali è riconducibile anche la società di intercettazioni Esitel. La procura ipotizza un peculato da almeno 750mila euro e dieci vetture fornite alla Procura per servizi di appostamento e pedinamento ma che sarebbero stati invece utilizzati a scopi privati dai magistrati. Nel mirino sono finite anche alcune compravendite di auto, sempre tra i due magistrati e la società Cr Service. L’accusa di corruzione in atti giudiziari riguarda invece solo Venditti e il filone di Garlasco. L’ex pm, secondo i magistrati di Brescia, avrebbe ricevuto il pagamento di 20 o 30mila euro dai familiari di Sempio per accelerare l’inchiesta del 2017 su Andrea Sempio. Indagine che venne archiviata dopo tre mesi di indagine e alcuni giorni di intercettazioni telefoniche. Proprio sul fronte delle intercettazioni, i pm ipotizzano che non tutte siano state trascritte.

[[ge:gnn:laprovinciapavese:15346629]]

[[ge:gnn:laprovinciapavese:15346629]]