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Voli estate 2025: liquidi senza limiti nel bagaglio a mano, ecco dove è già realtà in Italia

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Caldo, in tutte le stagioni. L’ansia di perdere il volo. File interminabili, il nervosismo di essersi dimenticati qualcosa in borsa, vaschette che sembrano catene di montaggio, profumi e creme sacrificati in boccette da 100 ml come se ogni millilitro potesse cambiare la storia del volo. Questa scena, così familiare negli ultimi vent’anni a tutti i viaggiatori, sta per diventare un ricordo. Gli aeroporti italiani sono pronti a spezzare le catene dei limiti sui liquidi nei bagagli a mano: da Malpensa a Linate, da Fiumicino a Catania, i nuovi scanner di ultima generazione si preparano a restituire ai viaggiatori una libertà mai vista dal 2006.

Dall’allarme terrorismo alla rivoluzione tecnologica

Le restrizioni nacquero all’indomani di un’epoca segnata dall’11 settembre e dai timori globali sul trasporto di sostanze esplosive. Per anni, i 100 ml sono stati un confine invalicabile, un gesto simbolico di sicurezza collettiva. Oggi, però, l’evoluzione tecnologica scrive una pagina diversa. Gli scanner Hi‑Scan 6040 CTiX, sviluppati dalla Smiths Detection, utilizzano un algoritmo avanzato capace di leggere il contenuto dei bagagli come una TAC in alta definizione, identificando minacce con una precisione mai raggiunta prima. Non c’è più bisogno di estrarre tablet o laptop, né di nascondere bottiglie di vino o olio tra i vestiti.

Quando partirà la rivoluzione

Le indiscrezioni raccolte dalle fonti industriali parlano di una data che segnerà l’estate dei viaggiatori: tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, l’Europa darà il via libera al nuovo algoritmo degli scanner, con la Conferenza europea dell’aviazione civile pronta a dare il suo sì definitivo. In pochi minuti cambierà il modo di vivere i controlli in aeroporto, soprattutto per chi vola dagli scali italiani già dotati di smart security. Negli altri, invece, tutto resterà invariato: i viaggiatori continueranno a dover rispettare le vecchie regole, come un’Europa a due velocità.

Un’Italia all’avanguardia

Milano Malpensa e Linate sono state le prime a sperimentare i nuovi scanner Hi-Scan 6040 CTiX, introducendo quel tocco di futurismo che mancava alle banchine del check-in. Roma Fiumicino ha seguito a ruota, accogliendo il flusso di oltre 40 milioni di passeggeri all’anno con macchinari capaci di leggere il contenuto del trolley in 3D, come se fosse una tac. Bergamo-Orio al Serio e Torino-Caselle hanno completato l’installazione, mentre Bologna e Catania sono in fase avanzata di test, pronte a entrare a pieno regime entro la fine dell’anno. In questi scali, profumi, creme e bottiglie di vino o olio non andranno più estratti, ma passeranno direttamente sul nastro, accolti da algoritmi che riconoscono esplosivi e sostanze proibite.

Oltre confine: l’Europa e il mondo “smart”

Non solo Italia: in Germania, Irlanda, Lituania, Malta, Paesi Bassi e Svezia, i varchi di sicurezza si stanno aggiornando per accogliere l’algoritmo ECAC-approved. A Parigi-Charles de Gaulle e Amsterdam-Schiphol i primi voli già viaggiano senza lo spauracchio dei 100 ml, e Londra-Heathrow guarda con interesse a una piena adozione. Oltre oceano, aeroporti selezionati negli Stati Uniti e in Medio Oriente hanno adottato versioni simili del software Smiths Detection, confermando che la smart security non è più un esperimento riservato a pochi, ma un modello di riferimento globale. Tuttavia, la diffusione resta eterogenea, con date di attivazione che variano a seconda dei programmi nazionali e delle certificazioni locali.

Attenzione agli scali disomogenei

Il sogno di un viaggio senza rinunce deve fare i conti con la realtà delle coincidenze. Chi decollerà da uno scalo italiano “smart” potrà usufruire della nuova libertà; chi atterrerà o ripartirà da uno scalo non ancora aggiornato dovrà invece rispettare il vecchio limite dei 100 ml per contenitore. È un’avventura che cambia ritmo a ogni tappa, un mosaicismo regolamentare che impone di informarsi tappa per tappa. Meglio un piccolo ripasso delle regole a ogni scalo, per non ritrovarsi a dover svuotare il trolley proprio in quel momento clou tra un volo e l’altro.

In attesa che la rivoluzione tecnologica diventi quindi uniforme, è fondamentale controllare sempre le regole dell’aeroporto di scalo o di destinazione, perché il limite dei 100 ml potrebbe ancora valere. Non tutti i Paesi hanno adottato gli scanner di ultima generazione e un flacone di profumo da 200 ml potrebbe essere accettato a Milano ma sequestrato a Londra o Parigi. Il consiglio è di verificare prima del volo, soprattutto in caso di coincidenze internazionali, per evitare brutte sorprese al controllo. La direzione, però, è tracciata: la smart security non è più un test ma una realtà che si espande, e nei prossimi anni potrebbe diventare lo standard globale, trasformando i check-in in un momento più fluido e meno stressante.