Villa Nerina si amplia con la moderna ala 56 nuovi posti letto, si punta alla qualità della vita
SPARONE
L'inaugurazione dell'ampliamento della casa di riposo Soggiorno Villa Nerina è stato un avvenimento importante per la comunità sparonese.
Nel pomeriggio di sabato scorso, l'ampio piazzale antistante la nuova ala della Rsa è stato invaso da una folla di invitati: personaggi di rilievo come il direttore generale dell'Asl/To4 Luigi Vercellino, il coordinatore dei distretti dell'Asl Carlo Bono, il consigliere regionale Mauro Fava, la sindaca di Sparone Anna Bonino e sindaci, parroci, medici locali, progettisti e imprese che hanno lavorato alla costruzione del nuovo edificio.
Ad accogliere tutti, nella veste di padrone di casa, Danilo Crosasso, imprenditore conosciuto anche per la sua lunga esperienza quale primo cittadino di Ronco e di Valprato, attorniato dalla famiglia, la moglie Corinne Luciani e le figlie Nathalie e Isabella, direttrici della Rsa.
«Solo qualche giorno fa abbiamo festeggiato i 15 anni di Villa Nerina, inaugurata il 5 giugno 2010: sono stati anni di duro lavoro ma anche di soddisfazioni – ha esordito Crosasso –. Oggi sono orgoglioso di inaugurarne l’ampliamento, la nuova ala, collegata alla parte preesistente tramite un 'ponte' coperto, frutto di impegno e lavoro durati anni, voluta innanzitutto da chi non c’è più, mio padre Silvano. Oggi il nostro obiettivo è stato raggiunto: volevamo una struttura per non autosufficienti che non sembrasse tale, ma nella quale gli ospiti si sentissero a casa, e questo è il risultato. Sono convinto che la qualità della vita degli ospiti con problematiche gravi possa essere mitigata anche dall’ambiente in cui vivono, che deve essere bello ed accogliente; senza dimenticare il fattore fondamentale, la professionalità e la gentilezza del nostro personale che svolge il suo lavoro con il cuore».
Crosasso ha ringraziato per la collaborazione l’Asl e il Comune di Sparone, definendolo un esempio di efficienza, ed ha consegnato una targa di riconoscenza a colui che ha seguito i lavori di costruzione dall’inizio alla fine, coordinando le varie imprese: l’impresario Tunsu Viorel, detto “Fiore”.
Anche Crosasso ha ricevuto una targa dalle mani della sindaca che attesta la riconoscenza dell’amministrazione comunale.
«Ringraziamo la famiglia Crosasso che ha scelto dapprima di insediare qui, ed ora di ampliare, la casa di riposo Villa Nerina – ha detto Anna Bonino –. La presenza di questo complesso è un’eccellenza per il nostro territorio».
Nei loro interventi, sia Vercellino che Bono hanno evidenziato come la realizzazione di nuove strutture per anziani risponda alla crescente necessità di servizi dedicati, dovuta all’aumento dell’età media della popolazione. Bono ha anche fornito alcuni dati: gli over 65 sono 20 mila sui 75.400 abitanti del distretto di Cuorgnè, più di 30 mila sui 105 mila del distretto di Ivrea.
Dopo i discorsi, la benedizione impartita dal parroco di Sparone don Sergio Noascono e da quello della Valle Soana, don Gian Paolo Bretti, il rituale taglio del nastro effettuato insieme dalle sorelle Nathalie e Isabella e quindi il rinfresco di gala durante il quale, a gruppi, gli intervenuti hanno visitato la nuova ala di Villa Nerina, che si presenta come un ambiente accogliente, pensato per garantire comfort e qualità di vita agli ospiti.
Al piano terreno si trovano reception, sala da pranzo, soggiorno, zona lettura; ai piani superiori 56 posti letto per persone non autosufficienti, più 8 posti letto privati disponibili anche per i parenti; vi sono poi la palestra, la cappella, i locali per gli altri servizi, dalla lavanderia alla sala della parrucchiera, e in cima, il fiore all’occhiello della struttura: una grande terrazza panoramica con una suggestiva vista sul paese, sull’antica chiesa di Santa Croce e sulle montagne circostanti.Ornella De Paoli
