Aprire un bar in una locomotiva a Cintano: è l’idea del Comune per ridare un servizio
CINTANO. Un’idea per rispondere a una provocazione, ma soprattutto per trovare una soluzione originale al problema dell’assenza di un bar in paese: così la sindaca di Cintano Daniela Contini, dopo la chiusura dell’ultimo locale nel 2022, commenta la ricerca di una locomotiva in cui realizzare un bar per il paese.
«Tutto è iniziato quando abbiamo deciso di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini – spiega Contini –. Sono arrivati molti attacchi online al Comune, da gente che nemmeno sa dove si trova Cintano, tanto che uno ci ha scritto la classica frase “Quando c’era Lui anche a Cintano i treni arrivavano in orario. Ovviamente senza sapere che a Cintano i treni non passano. L’idea del treno nel nostro paese, però, mi ha affascinata e portare qui una vecchia locomotiva o un vagone da utilizzare per aprire un bar originale potrebbe risolvere il problema, anche perché in questi tre anni di ricerche non abbiamo ancora trovato locali a disposizione e un servizio del genere è molto utile, sia per la gente del posto sia per i tanti turisti che passano in Valle Sacra».
Non è l’unica idea curiosa della prima cittadina, che ha iniziato con tre mandati da consigliera comunale e uno da assessora e dal 2019, è alla guida del Comune, riconfermata per un secondo mandato nel giugno dello scorso anno. «Vivo questa esperienza come fossi a casa o nella mia attività – così si racconta Contini –. Seguo tutto nei minimi particolari perché, nei piccoli comuni, devi pensare a tutto: dalla sicurezza alle infrastrutture, dall’ambiente ai servizi per i cittadini. Questo impegno, per tutti questi anni, si è trasformato in un amore smisurato per il nostro territorio. Mi impegno in prima persona per fare tutto il possibile, perché credo che il nostro paese meriti il meglio».
Tra i progetti più importanti in corso, spiccano gli interventi di messa in sicurezza e di riqualificazione urbana. Con il supporto del Pnrr, sono stati stanziati circa 130mila euro per lavori di consolidamento vicino alla piazza del municipio, dove una frana aveva preoccupato la comunità. «Siamo impegnati sul fronte della difesa del territorio. Dopo la pioggia di aprile, una frana è stata rimossa con un intervento urgente di 47mila euro, ma un’altra nella zona del ponte romano, a Pian Isola, richiede un investimento di 120mila euro per cui stiamo aspettando un aiuto dalla Regione per risolverla. Intanto stiamo ultimando i lavori di sistemazione della piazza e ricavando nuovi parcheggi – spiega la sindaca –. Vogliamo rendere il paese più sicuro e più accessibile a tutti. Inoltre, qui, verranno installati un nuovo Postamat, colonnine di ricarica per veicoli elettrici e un distributore di pellet, per favorire un approccio più sostenibile e moderno alla vita quotidiana».
Uno dei progetti più suggestivi è il Circuito delle ombre della memoria, un percorso a piedi che vuole raccontare i mestieri antichi e le tradizioni di un tempo. «Con il consenso dei privati, realizzeremo disegni come ombre sui muri delle case e proprietà pubbliche, con circa 20 immagini del nostro passato – racconta –. Vogliamo creare un percorso culturale che coinvolga tutta la comunità e i visitatori». Con la collaborazione di una studentessa del liceo Botta di Ivrea l’amministrazione sta concludendo uno studio relativo ai caduti della Prima e della Seconda guerra mondiale tra i cittadini cintanesi che verrà, poi, pubblicato sul sito.
Da un anno, infine, nel locale dell’ex sala del consiglio è attivo un mercatino della roba usata dove le persone lasciano liberamente oggetti che non vogliono più e altri sono liberi di venire a prenderli. Inoltre, per chi vuole, è presente anche un’urna in cui lasciare offerte per eventi destinati ai giovani della Valle Sacra.Valerio Grosso
