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Июнь
2025

Dazi Usa e concorrenza cinese cassa integrazione alla Oxon

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IL CASO

MEZZANA BIGLI

La Sipcam Oxon di Mezzana Bigli, azienda chimica che produce additivi destinati in prevalenza ad uso agricolo con un'ampia produzione diretta all'estero e in Sudamerica, va in cassa integrazione. La comunicazione è arrivata dalla direzione aziendale che ha riferito alla Rsu ed alle forze sindacali di settore di dover porre in cassa 45 lavoratori a rotazione su un organico complessivo di 128; la durata sarà di 13 settimane a partire dal 23 giugno prossimo sino al 21 settembre.

Due i motivi dell'attuale calo produttivo e commerciale: l'entità degli aumenti dei dazi apportati dagli Stati Uniti sulle importazioni e la crisi temporanea di mercato che sta avvenendo soprattutto in Brasile. Nel corso dell'incontro avvenuto allo stabilimento di Mezzana Bigli sono stati queste le cause contingenti attribuite al calo delle vendite e al conseguente ricorso alle tredici settimane alla Cig ordinaria.

In una nota le tre componenti sindacali approfondiscono i due motivi del momentaneo stop: «Dapprima la sospensione temporanea delle importazioni in Usa dove Oxon opera con una propria rete di vendita, ma le recenti misure protezionistiche americane hanno aumentato i costi di importazione dei prodotti italiani tra cui il “Caraval”, prodotto di punta a base di clonazone. Ciò ha reso il nostro prodotto meno competitivo determinando ritardi nelle consegne e una contrazione di commesse».

Poi la crisi di mercato in Sudamerica. Così la Rsu di Mezzana Bigli: «Le cause sono determinate dalla forte concorrenza asiatica, Il clonazone cinese stoccato viene ora venduto in Brasile a prezzi molto bassi pur di liberarsi delle scorte accumulate nel 2024. I nostri prodotti sono stati fortemente penalizzati dai prezzi attivati dai concorrenti orientali e Oxon è finita con il perdere commesse di vendita molto significative».

L'azienda avrebbe registrato, quale conseguenza di tali fattori, una diminuzione dei volumi di vendita nei primi 5 mesi di quest'anno per quasi un terzo rispetto i budget previsionali. La Rsu dice infine: «Registriamo quanto prospettato dall'azienda in merito alle difficoltà causate da fattori esterni, non certo imputabili all'azienda stessa, né ai dipendenti. L'obiettivo è tornare presto ad una situazione di piena stabilità lavorativa». —

PAOLO CALVI