Pavia, ex Necchi: polo commerciale e nuova strada aprono il dibattito in maggioranza
PAVIA. L’intervento dell’ex sindaco Massimo Depaoli, fondatore della lista civica Cittadini per Pavia, ha aperto il dibattito e scoperto qualche nervo all’interno della maggioranza di centrosinistra sul futuro dell’area ex Necchi. A fronte della posizione “lissiana” di parte del Pd, ovvero «aspettiamo di vedere il masterplan», c’è chi nell’ala più a sinistra chiede che si tenga a mente il mantra della campagna elettorale 2024: «Consumo di suolo zero»; soprattutto con riferimento alla radiale da via Olevano.
Nella sua lettera, Massimo Depaoli evidenziava tre punti critici: la superficie destinata a commerciale, la radiale parallela a via Olevano con il conseguente consumo di suolo, l’opportunità di allargare il sottopasso della Gramegna.
Il Pd sembra non gradire lezioni di ecologismo e la segretaria cittadina, Mayra Paolillo, dice: «Due giorni fa abbiamo avuto una riunione di segreteria in cui, all’unanimità, è stata definita questa posizione: considerando che attualmente non esiste un progetto definito su cui discutere, si parla vagamente di “aree commerciali”; inoltre la radiale è un’ipotesi formulata anni fa che va verificata alla luce dello stato attuale in cui versa il quartiere Pavia Nord, trovo incomprensibili le posizioni uscite sui giornali basate sul nulla. Tutti architetti, esperti di traffico, crociati del suolo vergine. L’idea della segreteria è che, quando la proprietà presenterà una bozza di progetto, si aprirà il dibattito, coinvolgendo i cittadini, per giungere ad un progetto ragionevole e condiviso».
Cosimo Lacava (consigliere Pd critico sulla radiale) aggiunge: «Il progetto dovrà essere oggetto di un approfondito studio, preservando i punti politicamente caratterizzanti di questa maggioranza: salvaguardia del suolo vergine, riduzione complessiva degli inquinanti dell'aria, cambio di paradigma sulla mobilità».
Rodolfo Faldini, fondatore di Facciamo centro, dice: «Anche per noi vanno stabiliti contatti preventivi con le ferrovie. La viabilità va ben studiata considerando tutte la attività che sorgeranno e che avranno la necessità di essere servite. Per noi é importante che coloro che abiteranno l'area, residenti o lavoratori, trovino tutte i servizi necessari a breve distanza evitando l'uso dell'auto».
Luca Testoni, segretario provinciale di Avs, dice: «Il recupero dell’area Necchi, e in generale delle altre aree dismesse, è un obiettivo fondamentale. Ma concordiamo con chi ritiene necessarie alcune modifiche al progetto: è fondamentale favorire il più possibile interventi rigenerativi di reale interesse pubblico, limitando tanto gli spazi commerciali legati alla grande distribuzione quanto qualsiasi intervento viabilistico che contribuisca all’aumento del traffico».
Per Gianni Balduzzi, segretario cittadino di Azione: «L’area ospiterà 3mila nuovi residenti. In questo senso la presenza di un'area commerciale che occupi circa il 10% di quella complessiva è più che comprensibile, anche per evitare un eccessivo traffico verso il resto della città da parte dei nuovi residenti. La radiale, con il relativo ponte, potrà essere valutata una volta che il master plan sarà pronto».
Infine Stefano Cobianchi, presidente di Pavia a colori: «Non abbiamo dubbi che quando sarà il momento ci saranno numerose occasioni di confronto con la cittadinanza; non comprendiamo sinceramente la fretta di accelerare una discussione sicuramente importante quando ancora non ci sono tutti gli elementi per poterlo fare in modo completo. Il recupero di un'area dismessa e inquinata è fondamentale, e il ruolo dell'amministrazione sarà quello di mettere al centro l'interesse pubblico».
