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“Leone XIV è prima di tutto un uomo politico, non di certo un pastore alla Francesco”: il nuovo libro di Giorgio Dell’Arti sul Papa al Salone del Libro di Torino

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“Leone XIV è prima di tutto un uomo politico, non di certo un pastore alla Francesco”. A Giorgio Dell’Arti, fondatore Anteprima.news e ideatore del Venerdì di Repubblica, non manca di certo la franchezza. Al Salone del Libro di Torino, nel presentare il suo instant book Leone XIV – Tutto su papa Bob, il missionario che lo Spirito Santo ha spedito a Roma (Aliberti editore e Paper First), Dell’Arti non ha nascosto laiche simpatie per il defunto papa come nemmeno una certa indifferenza per il nuovo papa americano. “È un papa che ci entusiasma molto meno di quanto ci ha messo in crisi Francesco. Un papa che dovrà rimettere in sesto le macerie che Francesco, come Gesù nel tempio, ha compiuto”. Si parte così da un tema caldo: il classico appello alla pace del papa. Non troppe differenza tra Leone e Francesco, o quasi. “La Chiesa ha una tradizione di appelli alla pace che risale a Benedetto XV. Lui fu il papa che regnò durante la prima guerra mondiale e fece un appello disperato a tutte le potenze affinché il conflitto cessasse, ma fu totalmente inascoltato. Leone XIV ha esordito con un appello alla pace, ma la vedo come una sfumatura politica interna alla Chiesa”, ha affermato Dell’Arti.

Si è presentato con la mozzetta di seta rossa, si è vestito da papa insomma, negando comunicativamente il Francesco che aveva rifiutato il lusso. Con il suo solo apparire ha cominciato a negare un punto forte di Francesco, appellandosi però un istante dopo alla pace, sottolineando una continuità con Francesco”. Anche se, spiega il biografo di più di 8mila biografie di personaggi storici contemporanei, “è molto complicato che la Chiesa possa indicare i modi con cui fare la pace“. La Santa Sede può avere una posizione di mediazione soltanto se si tiene equidistante dalle due parti. La Chiesa non può dire ‘date a questo tre territori e a quest’altro due’. È inascoltata”. Ampio e profondo lo scandaglio di Dell’Arti (e del suo prezioso team) su Robert Francis Prevost, 69enne da Chicago, da quando faceva messa sull’asse da stiro di mamma al karaoke peruviano. Nel solco di un ricambio molto netto con Francesco che però non verrà mai sottolineato e ammesso delle sfere vaticane. “Nella storia della Chiesa contemporanea partendo da Pio IX non c’è mai stata una negazione netta di ciò che ha detto il predecessore, mai una smentita, diversamente da ciò che accadde in URSS quando un po’ dopo la morte di Stalin negarono lo stalinismo”, continua l’autore. “Ad esempio Leone XIII prese il posto di Pio IX lavorando per riavvicinare la Chiesa allo stato italiano, ma non fu mai detto che Pio IX aveva sbagliato. Sono sicuro che Leone opererà in modo diverso da Francesco che so rispetto agli ebrei, ma non prenderà mai una distanza ufficiale dal predecessore. La Chiesa non fa così. Pensate che perfino a livello concettuale e terminologico si evita la trappola. A molti cardinali gli inviati tv chiedevano come sarebbe stato il successore di Francesco. La risposta immediata era che si trattava del successore di Pietro, non di Francesco. Un artificio dialettico con cui ad esempio sono cresciuti molti politici democristiani”.

Anche sulla pedofilia Dall’Arti pensa che Leone XIV “non potrà tornare indietro ai tempi in cui la Chiesa nascondeva, trasferiva preti. Il bubbone è stato mostrato. Prevost forse procederà con meno fanfare, ma non tornerà indietro”. Leone XIV – Tutto su papa Bob, il missionario che lo Spirito Santo ha spedito a Roma, come spiega il fondatore del Fatto, Antonio Padellaro, presente al Salone per presentare il volume ha ricordato con ironia che il libro è stato ideato nel tempo di un FrecciaRossa tra Milano Rogoredo e Roma Tiburtina e poi scritto in quattro giorni. “La ruffianeria dei nostri colleghi sul papa è stata esemplare. Appena si è affacciato dal balcone è diventato subito santo. Mi ha colpito che la sua passione per il tennis in maniera amatoriale, qualche scambio di palla con qualche collega in campetti piccini, per pochi minuti e chissà quando è diventato: “pare che abbia un rovescio formidabile”. “È molto più facile aderire che contrastare – chiosa Dell’Arti – Per contrastare bisogna avere fonti e conoscenza. E’ questo il lavoro che abbiamo compiuto con questo libro”. Leone XIV – Tutto su papa Bob, il missionario che lo Spirito Santo ha spedito a Roma sarà dal 24 maggio prossimo in libreria con marchio Aliberti e in edicola abbinato al Fatto Quotidiano con il marchio Paper First-Aliberti.

L'articolo “Leone XIV è prima di tutto un uomo politico, non di certo un pastore alla Francesco”: il nuovo libro di Giorgio Dell’Arti sul Papa al Salone del Libro di Torino proviene da Il Fatto Quotidiano.