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Botic van de Zandschulp dall’idea del ritiro all’exploit di Indian Wells

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L’uomo del Day 4 del BNP Paribas Open 2025 è sicuramente Botic van de Zandschulp. Il tennista olandese è stato l’autore dell’upset di giornata sconfiggendo in tre set il serbo Novak Djokovic. Un match, quello contro il serbo, che l’olandese non aveva neanche lontanamente pensato di disputare visto come era iniziata la sua avventura in California. Van de Zandschulp, infatti, aveva trovato il semaforo rosso nel suo cammino nel tabellone di qualificazione, fermato dal nostro Matteo Gigante. Il ritiro di Diaz Acosta gli riapre le porte del tabellone principale. Lo svogliato olandese visto nelle qualificazioni cambia pelle. Prima la vittoria su Kyrgios, arrivata per ritiro dell’australiano nel corso del secondo set, con Van de Zandschulp vincitore del primo parziale. Un successo che gli regala l’inaspettata sfida con il serbo, che si tramuterà nell’ottava vittoria contro un top 10 in carriera.

Un risultato completamente inaspettato quello conquistato in California considerato che, prima di Indian Wells, il ventinovenne neerlandese aveva vinto un solo match a livello di main draw ATP in stagione, contro il giordano Shelbayh (in quel momento numero 267 al mondo).

Ma chi è Botic Van de Zandschulp? Il tennista olandese è nato a Wageningen il 4 ottobre 1995. Alto 191 centimetri, Botic si contraddistingue per l’efficacia del servizio e per l’aggressività da fondo campo, con il dritto come colpo prediletto e i campi più duri come terreno preferito di caccia.
L’ingresso nel ranking ATP di Botic avvenne nel lontano 2013 con il primo punto conquistato in un Future sulla terra rossa croata. Il gigante olandese è progressivamente cresciuto lottando tra il circuito Futures e quello Challenger sino al 2021, stagione nella quale inizia a cambiare la situazione. Superando i tre turni nelle qualificazioni dell’Australian Open, giocate in quell’occasione a Doha, viste le rigide regole di ingresso in territorio australiano in era post pandemia, Van de Zandschulp si ritrova a disputare per la prima volta il tabellone principale di un Major.
L’olandese riuscirà poi a qualificarsi anche per il Roland Garros, conquistando il primo successo in un torneo dello Slam contro il polacco Hurkacz. Da lucky loser troverà il posto anche a Wimbledon ma la svolta arriva a New York. Era la prima volta che Botic metteva piede sul suolo statunitense. Vincendo 7 match consecutivi, Van de Zandschulp si spinse sino ai quarti di finale cedendo poi il passo a Medvedev, futuro vincitore del torneo.

Il 2021 lo lancia e nel 2022 Van de Zandschulp capitalizza i frutti del duro lavoro. Ingresso per la prima volta in top 50, a cui segue la prima finale a livello ATP in quel di Monaco di Baviera, sfida che l’olandese ha dovuto abbandonare dopo 7 giochi per un problemi respiratori. Il classe 1995 raggiunge il suo best ranking alla posizione numero 22 nel mese di agosto, chiudendo la stagione con 38 vittorie, suo record a livello ATP.
Nel 2023, stagione di assestamento, Van de Zandschulp fa qualche passo indietro in classifica ma, a dodici mesi di distanza, ritorna in finale in quel di Monaco di Baviera, cedendo nuovamente contro Rune, in un match da psicodramma nel quale Rune annulla 4 match point. Nel corso dell’anno Van de Zandschulp conquista anche la sua prima vittoria contro un top 10 sconfiggendo a Miami Casper Ruud, numero 4 al mondo in quel momento.

Il 2024 si rivela per buona parte dell’anno un periodo complicato. L’olandese fatica a trovare la continuità e abbandona la top 100. Il ritorno al circuito Challenger e le difficoltà portano Van de Zandschulp a meditare anche il ritiro ma la musica cambia ancora nel luogo in cui tutto ebbe inizio, ossia Flushing Meadows. Prima la vittoria contro Shapovalov, poi il successo in tre set contro Carlos Alcaraz, sfoderando una delle migliore prestazioni della sua carriera. La corsa finirà nel turno successivo cedendo il passo al britannico Draper. Con due successi contro Nadal e Altmaier, Van de Zandschulp dà il suo contributo alla squadra di Coppa Davis che arriva sino in finale, prima di arrendersi all’Italia di Sinner e Berrettini.

Come detto, il 2025 era iniziato male, una sola vittoria nel main draw (la già citata vittoria su Shelbayh) e una sola vittoria contro un top 100, Virtanen nelle quali di Doha. Sembrava l’inizio di un’altra spirale negativa, adesso, invece, aggiunge il nome di Novak Djokovic alla lista di campioni battuti, insieme a Nadal e Alcaraz. Ora arriva la sfida contro Francisco Cerundolo per un posto agli ottavi di Indian Wells, una sfida che potrebbe rilanciare nuovamente il gigante olandese.