Regno Unito, Germania e Francia avvertono Israele: fermare gli aiuti a Gaza viola il diritto internazionale

Il Regno Unito si è unito a Germania e Francia nell’avvertire che Israele potrebbe violare il diritto internazionale bloccando l’ingresso degli aiuti a Gaza, dove è in corso una crisi umanitaria “catastrofica”.

Il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, ha firmato una dichiarazione congiunta con i suoi omologhi francese e tedesco, esortando Israele e Hamas a impegnarsi costruttivamente per rimettere in moto i negoziati per il cessate il fuoco.

Nella dichiarazione congiunta, i ministri degli Esteri hanno espresso “profonda preoccupazione” per la decisione di Israele di interrompere l’ingresso di beni e forniture a Gaza, affermando che ciò rischia di violare il diritto umanitario internazionale.

Hanno esortato Israele e Hamas a tornare al tavolo delle trattative per concordare le prossime fasi di un accordo di pace che ponga fine definitivamente alle ostilità e tracci un percorso credibile verso la soluzione dei due Stati.

Hanno inoltre sottolineato la necessità di mantenere il cessate il fuoco e di garantire il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi israeliani, ponendo fine al loro trattamento “degradante”.

“Chiediamo al governo israeliano di rispettare i suoi obblighi internazionali e di garantire la fornitura completa, rapida, sicura e senza ostacoli di assistenza umanitaria alla popolazione di Gaza”, si legge nella dichiarazione.

“Ciò include la fornitura di articoli essenziali come attrezzature mediche, materiali per rifugi, forniture idriche e sanitarie, indispensabili per rispondere alle esigenze umanitarie e di ricostruzione iniziale a Gaza, ma che sono soggetti a restrizioni sotto la lista israeliana dei beni a ‘duplice uso’.”

“Interrompere l’ingresso di beni e forniture a Gaza, come annunciato dal governo israeliano, rischierebbe di violare il diritto umanitario internazionale. Gli aiuti umanitari non dovrebbero mai essere subordinati a un cessate il fuoco né usati come strumento politico. Ribadiamo che i civili di Gaza, che hanno sofferto così tanto, devono poter tornare nelle loro case e ricostruire le loro vite.”

Durante i 15 mesi di guerra tra Israele e Gaza, il governo di Benjamin Netanyahu ha ripetutamente negato le accuse delle agenzie umanitarie di bloccare le consegne di aiuti, attribuendo il flusso limitato a fattori esterni.

Domenica, Israele ha interrotto la fornitura di aiuti umanitari a Gaza nel tentativo di spingere Hamas ad accettare una modifica dell’accordo di cessate il fuoco, che prevedrebbe il rilascio degli ostaggi senza un ritiro delle truppe israeliane.

Il cessate il fuoco, in vigore da sei settimane, è attualmente in una fase di stallo, senza segnali di avanzamento verso la seconda fase, che sarebbe dovuta iniziare lo scorso fine settimana.

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