Alla scoperta di Victoria Mboko, la 18enne che fa sognare il Canada
Fortuna che l’altro giorno al W50 di Macon (cittadina a 60 km a nord di Lione) Victoria Mboko si è decisa finalmente a perdere una partita (contro Raluca Georgiana Serban, n.206 WTA) perché l’inizio del suo 2025 era stato preoccupante…per le avversarie. Il suo ruolino di marcia ci raccontava di 22 vittorie e zero sconfitte con quattro tornei ITF consecutivi messi in bacheca: Manchester, Rome (Usa), Petit Bourge e Le Lamentin (Martinica e Guadalupe). Con questi risultati la giovane canadese è salita al n.186 WTA, ovviamente suo nuovo best ranking. Abbastanza per incuriosirci e cercare di conoscere un po’ meglio questa ragazza di 175 cm, nata il 26 agosto del 2006 a Charlotte, North Carolina. Scopriamo così che la sua famiglia, babbo Cyprien e mamma Kitadi, lasciò la Repubblica Democratica del Congo nel 1999 con i due figli Gracia e Kevin, e con mamma Kitadi incinta del terzo figlio David. Montreal e North Carolina furono le prime tappe del loro viaggio infinito in cerca di fortuna. Cyprien racconta di come già in Congo guardasse spesso il tennis in TV: Agassi, Courier e Steffi Graf riempivano le sue giornate. Così una volta in USA, mentre la moglie si era appena laureata in contabilità, decise che avrebbe fatto giocare i suoi figli, solo che si accorse ben presto di come la strada dell’autodidatta fosse complicata. Lo convinsero il migliaio di palline, che aveva comprato da Wallmart, e che tendevano in modo preoccupante a finire tutte nei cespugli vicini al campo Così decise di affrontare le cose più seriamente e un tennista del luogo si prese cura di Gracia che ogni giorno accompagnava da Charlotte, dove abitavano, a Concord (42 km) per allenarsi. E Cyprien la passava a riprendere quando usciva dal lavoro. Nel 2006 nuovo trasferimento a Toronto, anche con la piccola Victoria che aveva visto la luce un paio di mesi prima, e il tennis conquista uno spazio sempre più importante in famiglia. I ragazzi prima si allenano al ‘Players Edge’, poi si trasferiscono tutti, nel 2010, a Burlington (Ontario) per unirsi alla ‘Ace Tennis’ di Pierre Lamarche. (membro della Hall of Fame Canada) Gracia ottenne una borsa di studio per il tennis all’Università di Denver, stessa cosa per Kevin all’Università di Edinboro Pennsylvania. E Victoria che su un campo da tennis praticamente c’era nata? Comincia a raccogliere riconoscimenti a livello giovanile dove ha iniziato a gareggiare a soli 7 anni. A 12 anni è finalista all’Orange Bowl e l’anno dopo rappresenta il Canada alla Junior Federation Cup in Bolivia. E non perde occasione per ringraziare i fratelli per il supporto sia tecnico che emotivo che le hanno sempre offerto. “Probabilmente non avrei giocato a tennis se non fosse stato per loro”. A questo proposito il commento di Lamarche: “Tutti e quattro i bambini Mboko si sono allenati nella nostra Accademia e ognuno di loro è stato qualcosa di speciale. Viene dai loro genitori, molto protettivi e totalmente coinvolti nel loro sviluppo.” Rinforza il concetto Simon Larose, coach di Tennis Canada: “Vicky ha sempre avuto una maturità incredibile per la sua età (allora aveva 14 anni), è tranquilla e calma per la maggior parte del tempo, ma quando conosce le persone e comincia a sentirsi a proprio agio diventa loquace e anche piuttosto divertente”.
Il fratello Kevin, che ora è allenatore all’IMG Academy in Florida, ma che ha spesso accompagnato la sorella dice di lei: “E’ la sua competitività che la distingue dalle altre. Ha preso il meglio da ognuno di noi fratelli e l’ha incorporato nel suo gioco”. E Larose rinforza il concetto: “Probabilmente era una delle peggiori giocatrici quando siamo arrivati alla IMG. Ed è diventata una delle migliori nel giro di pochi mesi”.
Intanto Victoria, che adora mangiare il sushi e va pazza per il basket NBA, nello specifico per i Toronto Raptors, compie 16 anni e nel 2022 arriva in semifinale a Wimbledon e US Open e nel luglio 2022 conquista il suo primo titolo professionistico al W25 di Saskatoon (Canada). L’anno dopo rivince il torneo, che intanto è diventato un W60. Il 2023 è l’anno della scoperta dell’Europa con la vittoria al W35 di Darmstadt (Germania), prima di riscoprirsi in questo scorcio di 2025 un mostro pressoché imbattibile. Cosa che verificheremo a breve perché dal 3 marzo ci risulta iscritta al W75 portoghese di Porto.