“Turbata dall’erotismo di L’arte della gioia. Siamo diventati tutti abbastanza sudditi, non viviamo in libertà”: Valeria Golino regista per la terza volta
“L’arte della gioia”, la serie Sky Original diretta da Valeria Golino e liberamente adattata dall’omonimo romanzo di Goliarda Sapienza, è stata presentata in anteprima mondiale allo scorso Festival di Cannes ed è sbarcata in sala in due parti la scorsa estate. Ora il debutto il 28 febbraio, in esclusiva su Sky e in streaming su Now.
La serie racconta la drammatica storia di Modesta (Tecla Insolia), un’orfana della Sicilia rurale di inizio 900 che scopre la sessualità e il desiderio di una vita migliore di quella che ha sempre avuto, che la porterà a lottare per la sua emancipazione e la sua felicità, sbaragliando le leggi dei padroni che hanno già scritto quello che sarebbe dovuta diventare la sua vita. Nel cast anche Valeria Bruni Tedeschi, Guido Caprino, Jasmine Trinca e Giuseppe Spata.
Golino: “Penso che adesso siamo tutti abbastanza assuefatti” – “La prima volta che ho letto il romanzo, a onor del vero, mi ha turbato proprio la scabrosità non solo del personaggio di Modesta, ma in assoluto della storia, del modo in cui è raccontata rispetto alla sessualità, all’erotismo, mi ha turbata. Ci ho messo un bel po’ per elaborare. Questa cosa per riuscire poi a metterla in scena è stato difficile, ma nemmeno più di tanto. Cioè se ti piace fare una cosa è facile, ma allo stesso tempo è importante non non cadere nei cliché della donna più forte, meno forte, meglioo peggio dell’uomo. A queste cose non ci penso e quindi è stato faticoso, ma non difficile. Non viviamo un periodo particolarmente nel libero, né disobbediente. Penso che siamo tutti abbastanza diventati sudditi, inconsapevoli del sistema. Penso che ci siamo ci sono stati momenti, nella storia, in cui i popoli sono stati più ribelli, più disobbedienti. Non sto dicendo che sia meglio o peggio. Penso che adesso siamo tutti abbastanza assuefatti.
Tecla Insolia: “Vorrei avere la Golino nella mia vita, per sempre”– “Modesta è un personaggio che mi ha scioccata per il tipo di intensità con cui vive quello che succede e quello che commette. Quindi lo trovo un personaggio estremamente interessante, intelligente, conturbante. Penso che sia il personaggio dei sogni di ogni attrice, perché è in movimento costante sull’eccesso e quindi dà la possibilità di variare tantissimo sia nelle emozioni che nei movimenti del corpo e nei movimenti dell’espressione emotiva. La regia di Valeria mi ha dato sicuramente vari punti di ispirazione. Ero circondata da un set di attrici e attori fenomenali. Sapevo ed ero cosciente quando giravo, di essere inserita in un contesto fatto di professionisti meravigliosi che stimavo e dai quali dovevo rubare il più possibile. Valeria Golino è una persona viva e vera. È sincera, una persona che spero di avere nella mia vita, per sempre. Mi ha permesso di essere qualcosa che non sarò più”.
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