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Quanto costa a Jannik Sinner la sospensione di tre mesi per il caso Clostebol?

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Ora che Jannik Sinner ha accettato una squalifica di tre mesi da parte della WADA per il caso Clostebol sulla stampa specializzata – e non – non si parla d’altro. La sospensione del n. 1 del mondo è partita il 9 febbraio e terminerà il prossimo 4 maggio. Sinner potrà tornare ad allenarsi soltanto a partire dal 13 aprile. Tra premi, esibizioni e introiti commerciali, nel 2024 il fatturato complessivo del tennista è stato di 65 milioni. Per quest’anno ci si aspettava lo stesso incasso, ma questa sospensione cambia tutto: quanto costerà tutto questo al numero uno del mondo?

Sinner dovrà rinunciare a molti tornei primaverili: ovvero parte della preparazione per la stagione su terra rossa. L’italiano salterà Doha (dove era pronto per esordire) Indian Wells, Miami, Montecarlo e Madrid. Per i cinque tornei in questione il montepremi per il vincitore era superiore ai 4 milioni di dollari. Lo scorso anno, in quegli stessi tornei, Jannik raccolse 1,8 milioni di euro, al netto dei guadagni di Indian Wells, che gli erano già stati decurtati dopo la prima sentenza sul presunto doping, emersa a settembre. Inoltre Sinner era atteso agli Mgm Rewards di Las Vegas, in programma l’1 e 2 marzo. L’ingaggio sarebbe stato di 1 milione di dollari. A conti fatti, dunque, Sinner perderà tra i due e i tre milioni di dollari in premi e ingaggi per questo stop di tre mesi.

Nonostante lo stop fino al 4 maggio, il suo primo posto nella classifica Atp dovrebbe rimanere saldamente nelle sue mani, visto l’ampio margine di vantaggio. Per quanto riguarda i contratti extra campo sembrano salve le sponsorizzazioni. Nessuno dei brand con cui ha siglato accordi milionari ha per ora rescisso i contratti con la StarWing Sport, la società di management sportivo che dal 2019 cura gli interessi economici ed immagine dell’azzurro. Si tratta di un portafoglio che vale circa 30 milioni annui di compensi, che l’anno scorso sono diventati 40 per i bonus relativi alle vittorie ottenute.

La sponsorizzazione siglata con Nike è valsa a Sinner 150 milioni in 10 anni. Tra i marchi di prestigio che accompagnano da tempo l’altoatesino ci sono: Gucci, Lavazza, Fastweb, Rolex, Pigna, Intesa Sanpaolo e Panini. A questi si aggiungono quelli siglati lo scorso anno, dopo le vittorie Slam e alle Atp Finals: De Cecco, La Roche-Posay ed Enervit. Oltre alle sponsorizzazione nel 2024 Sinner ha incassato 22,4 milioni in montepremi, permettendogli di mettere in banca più di 50 milioni. Ora, alla luce della sentenza Clostebol, sarà utopistico per lui replicare le stesse cifre dello scorso anno. Ma di certo quello che più conta è mettersi alle spalle questa faccenda, tornando a sorridere su un campo da tennis.