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Sanremo 2025: le pagelle dei look della finale

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Chi vincerà Sanremo 2025? E chi sarà premiato in questa ultima serata?


Francesca Michielin in Miu Miu

Perlomeno la famosa “panciera” si è fatta body. Look moderno e contemporaneo… Grazie Miu Miu. Voto 8


Willie Peyote

Per quanto la canzone sia vincente, il look non ha anima, né personalità. Sempre meglio le coriste. Voto 5


Alessia Marcuzzi in Dolce&Gabbana

Primo approccio e primo look improbabili. Così come il suo lifting, irriconoscibile.Voto 4


Marcella Bella in Amen

Bella. Un po’ Kiss, un po’ Abba, uno strass non fa primavera. Bocciata, voto 4.


Bresh in AMI Paris e gioielli APM Monaco

Strass e cristalli per la finale potevano funzionare, ma denim e t-shirt… Voto 5


Kekko dei Modà in Enrico Coveri

Camicia e denim? Per la finale? No! Voto 4


Alessandro Cattelan in Giorgio Armani

Non so quanto convince con quel tuxedo bianco e dal rever esagerato. Voto 5


Rose Villain in Fendi Couture

Due persone per far vedere il look, una neo Cleopatra. Tuttavia l’abito è da 9


Tony Effe in Willy Chavarria e gioielli Tiffany & Co.

Ennesimo giovane a petto nudo, come abbinamento un corpo tatuato…lo abbiamo capito, ma non risulta elegante. Voto 4


Clara in Balmain Couture e gioielli Damiani

Dopo quattro serate impeccabili da un punto di vista estetico, l’ultima serata inciampa in un look ridicolo e cheap. Voto 4


Sara Brancale

Conferma la sua volgarità, per l’ultima serata in versione grand soirée. Rimane tuttavia un 5


Brunori Sas

Non si sbilancia, eleganza classica, niente da dire. Voto 8


Noemi in Patou e Swarovski

Per carità, bellissimo il look, non comunque il migliore della kermesse. Voto 6


Francesco Gabbani in Corneliani e scarpe Santoni

Di nuovo, cadiamo nel classicismo, leit motiv dell’edizione. Smoking in velluto, illuminato dal glitter…difficile sbagliare. Voto 7


Rocco Hunt

Senza infamia, senza gloria, nessun racconto di stile. Un politico 6 per il total black


The Kolors

Corretti per la finale, magari un po’ meno accessori. Voto 6


Olly in Emporio Armani

Molto meglio delle prime serate, una fresca versione del concetto di formale. Almeno un 6


Alessandro Cattelan in Kiton

Secondo look, se possibile, peggio del primo. Un verdone bottiglia improbabile, troppo rètro. Voto 5


Antonello Venditti

Anche sul palco di Sanremo conferma quella sciatteria e quella mancanza di eleganza che da sempre lo contraddistingue. Non tocca a me ma anche la performance canora è imbarazzante. Voto 3


Giorgia in Dior

Elegante, semplice, asseconda canoni dell’eleganza istituzionale. Magari azzardare un’identità più precisa? Uno sforzo in più, Maria Grazia?! Voto 4


Achille Lauro in Dolce&Gabbana

Achille Lauro convince con l’ingresso, sontuoso ma equilibrato. Peccato togliersi il cappotto per l’esibizione, rimanendo stile scugnizzo siciliano. Di nuovo troppo Dolce & Gabbana. Voto 5


Alessia Marcuzzi

Il niente, abito rosso alla Jessica Rabbit, ma non con lo stesso risultato. Voto 5


Simone Cristicchi in Antonio Marras

Il matrimonio Cristicchi/Marras funziona, sinergie artistiche ed estetiche, espressione della stessa visione. Voto 8


Elodie in Atelier Versace e Tiffany & Co.

Scelta banale, bellissima ma senza nessuna emozionalità ed originalità. Malgrado firmato Atelier Versace, non c’è modernità. Voto 5


Lucio Corsi

Perlomeno conferma un’identità chiara e proclamata. Fedele al suo istinto glam rock, reclama una estetica personale, senza paura di giudizi. Voto 8


Irama in Balmain

Look da rockstar contemporanea, firmato Balmain, non sbaglia. Voto 7


Fedez in Versace

Sobrietà e tono sommesso distinguono l’attitude di Fedez in questa edizione di Sanremo, sia da un punto di vista comportamentale che da quello stilistico. Versace in tutta la sua banalità creativa. Voto 5


Alessia Marcuzzi

Per il suo terzo cambio di look Alessia Marcuzzi si affida allo stile e all’abito più inflazionato di questa edizione, quello di Jessica Rabbitt, senza spalle, lungo e attillato. Volendo, lo stesso abito di Rita Hayworth in Gilda. L’originalità è un’altra cosa…Voto 5


Coma Cose in Valentino

L’estetica di Michele è chiara, retro, vintage, ma anche basta. La “gorgiere” di lui non ha senso, se non per una piece teatrale. E il cappello di lei…. davvero?! Forzato. Voto 4


Sarah Toscano in Pucci

Le paillettes non riescono ad aggiustare la gonna tipo pareo e il top alla Spice Girls. Le scelte delle serate precedenti erano più di stile e coerenti. Voto 5


Rkomi

Dracula di Bram Stoker e Matrix, monocromia elegante e stile semplice fatto di dettagli. Voto 6


Gaia in Andreadamo

Che dire, uno stile tra “naufraga” couture e memorie anni Venti, Charleston.Tuttavia al limite tra piacevole e volgare. Voto 5


Massimo Ranieri in Carlo Pignatelli

Bianco funziona in questa edizione del Festival. Ranieri però ottiene più un effetto sposo che cantante. Era meglio in smoking. Voto 5


Joan Thiele in Chanel

La narrativa stilistica è chiara, short e ampi capospalla, ce l’ha proposta fin dall’inizio del festival…magari andare oltre?! Voto 5


Shablo, Guè, Joshua, Tormento

Dalla tuta in ciniglia di Palm Angels (più credibile) agli abiti sartoriali…capire cosa vorrò fare da grande?! Voto 5