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Calciomercato di gennaio tra vecchi vizi e nuovi fenomeni: la Premier spende, chi vende fa affari, le mine vaganti Como e Rennes

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Inglesi soliti spendaccioni, portoghesi e olandesi ancora una volta i più bravi a vendere: il calciomercato di gennaio ha ribadito vizi e virtù del panorama internazionale. Con le conferme, vanno però registrate anche alcune novità: l’attivismo della Serie A brasiliana, il ritorno della Saudi Pro League dopo la frenata della scorsa estate, Como e Rennes i club che hanno investito di più in Italia e Francia. Avvertenza: in alcuni paesi il mercato è ancora aperto e qualche dato dovrà essere aggiornato, ma la linea di tendenza è decisamente chiara.

PREMIER LEAGUE – Nella classifica della finestra invernale, in testa, da copione, c’è la Premier League inglese. Seconda è la Serie A italiana, terza la Ligue 1 francese, quarta la Saudi Pro League, quinta la Bundesliga tedesca, sesta la MLS statunitense, settima la Championship inglese (serie B), ottava la Liga spagnola. In Premier, sono stati registrate 73 cessioni, per un incasso totale di 170,2 mln, mentre gli acquisti sono stati 75, con un esborso complessivo di 475,5 mln: il disavanzo è di 305,34 mln. Il Manchester City è stato l’indiscusso protagonista, con un “rosso” di 218 mln, conseguenza dagli acquisti di Marmoush, Khusanov, Reis e, last minute, di Nico Gonzalez, pagato 60 mln per la felicità del Porto. L’attivismo del City ha due chiavi di lettura: l’annata tormentata (quinto posto in Premier e playoff di Champions contro il Real Madrid) e il possibile blocco del mercato estivo 2025, secondo i rumors una delle sanzioni più pesanti che colpiranno il club nella sentenza del processo in corso sulle 115 presunte violazioni del Financial Fair Play inglese. Attivo anche l’Aston Villa: la squadra di Birmingham ha arruolato Rashford dal Manchester United, Asensio dal PSG, Disasi dal Chelsea (tutti in prestito) e Malen, prelevato per 25 mln dal Borussia Dortmund. Il Villa ha ceduto l’attaccante Duràn agli arabi dell’Al-Nassr, in quella che è stata l’operazione più consistente di gennaio: 77 mln di euro d’incasso. Il Liverpool, lanciato su quattro fronti, è restato al palo, come il Chelsea, che ha pensato soprattutto a piazzare gli esuberi, vedi Joao Felix, approdato al Milan. Immobile anche l’Arsenal, nonostante gli infortuni: i Gunners hanno deciso di rinviare i grandi colpi alla prossima estate. Lo United, spedito Rashford all’Aston Villa, non ha trovato il centravanti che serviva ad Amorim, sotto tiro a Manchester: un grande ex come Gary Neville ha detto che il portoghese, in carica da novembre, sta facendo un disastro.

SERIE A – Le cessioni (161) hanno portato in cassa 183,9 mln, mentre gli acquisti (95) sono costati 229,5 mln. Il bilancio è -45,6 milioni. Como e Milan sono stati i più attivi. Il Como dei due fratelli indonesiani Hartono (insieme totalizzano una fortuna da 52 miliardi di dollari) è addirittura il dodicesimo club in Europa per volume di spese (60 mln). I rossoneri con l’attaccante Gimenez, pagato 32 mln, hanno centrato la decima operazione per ordine di valore. In uscita, dopo Kvara, va ricordato l’addio di Dorgu, approdato al Manchester United: 30 milioni nelle casse del Lecce, al netto di eventuali bonus. Era stato pagato 200mila euro: applausi d’obbligo al direttore sportivo Pantaleo Corvino per una plusvalenza record.

LIGUE 1 – La Francia, miniera di talenti, ha salutato il mercato invernale con un attivo di 57,6 mln: le cessioni (67) hanno fruttato 259,4 mln, mentre gli acquisti (66) sono costati 201,8 mln. Il PSG ha centrato il colpo Kvaratsckhelia, pagato 70 mln, ma la squadra più scatenata della Ligue 1 è stata il Rennes, dove regna come direttore tecnico Frederic Massara, ex Milan e Roma. Il club bretone ha acquistato sette giocatori e ne ha venduti otto, con una perdita di -45 milioni. Il Rennes, quindicesimo in campionato, si è permesso il lusso di spendere per una ragione molto semplice: la scorsa estate aveva guadagnato bene e aveva utili da investire. La società più virtuosa è stata il Lens: grazie alla cessione di Khusanov al Manchester City per 50 mln ha registrato un bel + 46,7 mln.

GERMANIA E SPAGNA – Bundesliga e Liga hanno confermato i recenti flussi di mercato: in Germania (86 cessioni e 66 acquisti) “rosso” contenuto di 35,65 mln, mentre la Liga (62 cessioni e 41 acquisti) ha ottenuto un + 20,12 mln.

ARABI E RESTO DEL MONDO – La Saudi Pro League, quarta tra i campionati, registra un disavanzo di 141,7 mln. Il club più attivo è l’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo. La Serie A brasiliana vanta un numero record di operazioni: 341 cessioni (183,98 mln d’incasso) e 329 acquisti (174,52 mln di spesa). Il consuntivo è di + 9,45 mln. La Championship inglese è settima per ordine di spese, con un “rosso” da 43,71 mln. La Super Liga turca ha un salto negativo di 28,3 mln: molto attivo il Fenerbahce di José Mourinho. I virtuosi sono i soliti: la Liga portoghese ha un attivo di 135,82 mln, l’Eredivisie olandese è seconda in graduatoria con + 79,55 mln.

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