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Coppa Davis: sul 2-0 Cechia, Austria, Croazia, Serbia, Germania e Australia

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Prosegue la prima giornata del primo turno di qualificazioni di Coppa Davis, dopo il vantaggio degli Usa su Taipei e il pareggio tra Giappone e Gran Bretagna.

Repubblica Ceca – Repubblica di Corea 2-0

J. Lehecka (CZE) b. G. Campana Lee (KOR) 6-3 6-3
T. Machac (CZE) b. S. Kwon (KOR) 6-2 6-2

L’esordio di Tomas Berdych nelle vesti di Capitano ceco sorride alla formazione di casa, che nella prima giornata del tie contro la Repubblica di Corea si aggiudica agevolmente i due singolari. Nell’incontro d’apertura, Jiri Lehecka (n.°381 ATP) supera nettamente con un doppio 6-3 il n.°2 coreano Gerard Campana Lee. L’inizio bruciante del ceco, anche complice la comprensibile emozione per il debutto nella competizione del ventenne asiatico, dà vita ad una prima frazione a senso unico. Perso il parziale inaugurale dopo 47 minuti di gioco, Gerard si scrolla di dosso la tensione fin lì accusata e reagisce come meglio può. Ma Jiri è troppo superiore, il numero 24 mondiale conduce così in porto la vittoria con un altro 6-3 poco prima che scoccassero i 90 minuti di partita.

Tutto molto semplice anche nel secondo singolare per la Repubblica Ceca: Thomas Machac maramaldeggia con un periodico 6-2 sul n.°1 della Sud Corea Soonwoo Kwon (a novembre 2021 n.° 52 ATP ma ora sprofondato alla piazza n.°363 del ranking), mettendo di fatto in cassaforte la qualificazione al turno successivo della formazione di casa.

Austria – Finlandia 2-0

L. Neumayer (AUT) b. O. Virtanen (FIN) 6-4 (4)6-7 6-3
J. Rodionov (AUT) b. E. Vasa (FIN) 2-6 6-3 6-3

Sul rosso indoor del Multiversum Schwechat, i padroni casa capitanati dall’ex semifinalista del Roland Garros Jurgen Melzer hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per aggiudicarsi entrambi i primi due rubbers della sfida che li vede contrapposti alla Finlandia di Jarkko Nieminen. Nel match apripista, il numero 2 austriaco Lukas Neumayer è riuscito a stanare alla distanza la resistenza del primo violino finlandese Otto Virtanen, costretto a prendersi la squadra scandinava sulla spalle poiché orfana del lungodegente Emil Ruusuvuori. Lukas ha mancato il suo primo set point per un soffio, ma non si è fatto sfuggire una seconda volta l’occasione sigillando per 6-4 (in 45 minuti) la prima partita. A quel punto, solamente le magie di Otto nel tie-break hanno permesso al n.°97 ATP di forzare una terza e decisiva frazione, dove però ancora una volta a uscirne fuori vittorioso è stato l’austriaco che porta così sul 2-0 il proprio personale record in Davis.

Sono davvero contento della vittoria. Ovviamente sono un po’ sorpreso, ma sapevo di avere una possibilità contro Otto. Stavo giocando a un livello davvero buono nelle ultime settimane, e anche nella settimana di allenamento. So che posso vincere contro quel tipo di avversari” sono state le parole a caldo di Lukas dopo aver consegnato all’Austria l’1-0.

In svantaggio, la Finlandia ha ripreso momentaneamente slancio e ossigeno grazie a Eero Vasa – in campo con un cambio di schieramento dell’ultimo minuto, sostituendo Oskari Paldanius – che ha vinto 6-2 il primo set ai danni del n.°1 casalingo Jurji Rodionov. Il venticinquenne nativo di Norimberga è però rientrato immediatamente in scia, pareggiando i conti e cambiando l’inerzia del confronto: il n.°155 del mondo ha infatti rimontato con un duplice 6-3, facendo intascare all’Austria il punto del 2-0 dopo 1h39′ di duello.

Croazia – Slovacchia 2-0

B. Ajdukovic (CRO) b. L. Klein (SVK) 7-6(4) 6-3
D. Prizmic (CRO) b. J. Kovalik (SVK) 6-2 6-2

Ottimo venerdì anche per il Team Croato, che davanti agli spalti gremiti della Dvorana Gradski di Osijek ha schiantato per 2-0 la Slovacchia. Ad aprire le danze il successo di Duje Ajdukovic su Lukas Klein, nonostante nell’unico precedente tra i due a spuntarla era stato il giocatore slovacco. Klein inoltre figura attualmente nella classifica mondiale 5 posizioni più su rispetto al ventitreenne croato. Tuttavia, la stella di Duje nella versione odierna non aveva la minima intenzione di smettere di brillare, allo stesso modo anche il ventiseienne rivale ha messo sul campo tutto ciò che possedeva. Di conseguenza, si è consumata una vera e propria battaglia da Davis, che pur conclusasi in due set ha fatto vibrare forti sentimenti nel palasport croato. Il primo set ha infatti visto Ajdukovic condurre in scioltezza fino al 5-3, qui però si è palesata la vena di combattente di Klein che ha resistito oltremodo alla bordate croate rianimando una frazione già compromessa per trascinarla al tie-break.

Anche nella ripresa, il canovaccio non si discosta dal primo atto: anzi, ne ripercorre le stesse orme. Croazia che si porta davanti di un break, ma ecco che ancora una volta la reazione slovacca allunga la contesa. Ma il risultato finale non cambia, è 7-6(4) 6-3 in 1h41′ per uno dei due baby e arrazzatissimi atleti croati. L’altro, Dino Prizmic che due anni fa spaventò un certo Novak Djokovic nel suo giardino di casa, confeziona la giornata perfetta per gli uomini di Velimir Zovko dominando per 6-2 6-2 Josef Kovalik – con cui era già 1-0 negli head to head -.

Danimarca – Serbia 0-2

M. Kecmanovic (SRB) b. E. Moller (DEN) 3-6 6-2 6-1 (di Paolo Pinto)
H. Medjedovic (SRB) b. H. Rune (DEN) 2-6 6-3 6-1

In rimonta, Miomir Kecmanovic porta a casa il primo punto per la Serbia nel confronto di Davis con la Danimarca. Sconfitto Elmer Moeller, n. 149 del mondo, in tre set 3-6 6-2. Il danese aveva sorpreso il serbo nel primo parziale: scampato il pericolo nel settimo gioco e salito 4-3, ha strappato la battuta al suo avversario chiudendo poi 6-3. Il tennis di Kecmanovic è salito di livello tanto da invertire prontamente la rotta. Facile il 6-2 del secondo set che ha avuto un grande impatto sull’avvio del terzo set. Troppo alto il divario tra i due allo stato attuale. Il serbo ha dominato il terzo set e ha chiuso agevolmente 6-1 dando il primo punto di giornata alla Serbia.

Cocente delusione per Holger Rune, che dinanzi ai connazionali di Copenaghen si fa irretire dai nervi e dalla tensione della posta in palio, subendo una clamorosa rimonta dal sempre ottimo colpitore Hamad Medjedovic che ringrazia e tramite una prestazione sontuosa ribalta tutto con lo score di 2-6 6-3 6-1 in 1h40‘. L’assenza di Nole Djokovic, che alla vigilia della sfida poteva apparire quasi insormontabile per gli uomini di Troicki, è stata gestita alla perfezione dal team balcanico: ma l’opera non è ancora terminata.

Israele – Germania 0-2

M. Marterer (GER) b. Y. Oliel (ISR) 6-2 5-7 6-4
Y. Hanfmann (GER) b. D. Cukierman (ISR) 6-4 6-4

Nessun problema per la Germania di Michael Kholmann, che pur priva di Zverev e Struff ha vita facile contro Israele sul neutro lituano di Vilnius. Maxmilian Marterer e Yannick Hanfmann superano Yashi Oliel (n.°531 ATP) e Daniel Cukierman (n.°556 ATP) regalando il 2-0 a tedeschi dopo il primo giorno di gare. Per quanto gli esiti finali non siano mai stati in dubbio, nel primo singolare il mancino teutonico si è perso per strada il secondo parziale ma le altre due frazioni hanno avuto un solo padrone. Dopo le due ore e venti della prima sfida, è stato ancora più in discesa il compito per il n.° tedesco: Hanfmann si è fatto bastare un 6-4 6-4 in 1h52‘ per concludere nel migliore dei modi il venerdì della Mannshaft.

Svezia – Australia 0-2

A. De Minaur (AUS) b. M. Ymer (SWE) 7-5 6-1
A. Vukic (AUS) b. L. Borg (SWE) 6-4 6-4

Conduce per 2-0 ma in trasferta l’Australia di Lleyton Hewitt che alla Royal Tennis Hall di Kungl tramortisce la Svezia, grazie all’instancabile demone Alex De Minaur che dopo il quarto di Melbourne è volta subito nell’Europa del Nord per dare manforte alla sua nazionale. 7-5 6-1, il punteggio finale in un’ora e mezza di gioco che ha permesso al venticinquenne di Sydney di sbarazzarsi del rientrante alle competizioni, dopo tutta la querelle doping e l’annuncio del ritiro, Mikael Ymer. Dopodiché, niente da fare neppure per il figlio d’arte Leo Borg: sconfitto da Alexander Vukic – unitosi alla squadra dopo il forfait di Kyrgios e la rinuncia a Thompson – con un doppio 6-4 in 1h23‘.