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Australian Open, Binaghi: “Il tennis italiano in cima al mondo. Nulla è precluso a Sinner, nemmeno il Grande Slam”

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“Oggi nel tennis siamo la nazione più forte del mondo, siamo i numeri uno“, lo ha dichiarato Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel che ha celebrato, a SuperTennis, il secondo trionfo di Jannik Sinner all’Australian Open. Ma non solo, domani per la prima volta ci saranno undici italiani tra i primi 100 del ranking ATP. Un traguardo davvero straordinario.

Binaghi è poi tornato sul terzo titolo Slam conquistato dal n. 1 al mondo: “E’ stata la partita della consacrazione di un grande campione, quale Sinner è. Lo sfidante, Zverev, che è un grande giocatore, ha detto la cosa più giusta durante la premiazione: Jannik è nettamente più forte di tutti, una spanna sopra gli altri”. 

Il presidente FITP detta la tabella di marcia: “Ora ci sono altri obiettivi. Dovrà dimostrare di essere il più forte di tutti anche sulla terra battuta: gli Internazionali BNL d’Italia a maggio saranno una grande festa, potrebbero diventare un’apoteosi. Nessun obiettivo gli è precluso, compreso quello di vincere il Gran Slam”.

Grande soddisfazione di Binaghi per la scelta di Nove di trasmettere in chiaro la finalissima: “E’ un grande risultato, ringrazio chi lo ha fatto. Noi continueremo a combattere perché le finali, e anche le semifinali degli Slam con i giocatori italiani, possano essere viste da tutti i nostri appassionati, come già accade in altri paesi”.

Poi il presidente ha tracciato un consuntivo di questo 2025 per i colori azzurri: “Abbiamo vissuto un grandissimo inizio di stagione, come lo scorso anno e forse di più perché Lorenzo Sonego ha raggiunto i quarti, Lorenzo Musetti ha giocato ottimi incontri, i nostri ragazzi hanno perso partite importanti per pochi punti. Ripartiamo come nel 2024 e non era facile confermare la vittoria in singolare e la finale in doppio. I successi dell’anno scorso non sono stati il frutto di una serie di coincidenze straordinarie, ma hanno mostrato a tutti la nostra forza. Questo sarà il livello delle soddisfazioni che, come appassionati, avremo nei prossimi dieci o quindici anni”.