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Jannik Sinner: “Non penso al processo. Sono come Djokovic? Grande complimento. Volevo vincere per Cahill”

Jannik Sinner ha espresso la sua soddisfazione durante la conferenza stampa che ha fatto seguito alla sua vittoria agli Australian Open: “È stata una prestazione straordinaria da parte mia. All’inizio della partita mi sentivo come se stessi servendo molto bene ed entravo in campo molto velocemente. È stata una prestazione di grande qualità da parte mia. Nel secondo set ho avuto un po’ di fortuna nel tie-break. Sono estremamente felice. Condividere tutto questo con la squadra, la famiglia e le persone che amo, è fantastico“.

Il numero 1 del mondo, capace di travolgere il tedesco Alexander Zverev in tre set, si è poi soffermato su un aspetto tecnico: “Mi è sembrato che il modo in cui sono entrato in campo cercando di essere piuttosto aggressivo all’inizio mi abbia dato la sicurezza di sentire la palla in un certo modo. Quando sei in vantaggio di un set sei più in fiducia. Come ho detto, nel secondo set ho avuto delle occasioni con un paio di palle break. Lui ha sempre servito molto bene, ma bisogna cercare di rimanere sempre lì mentalmente, cercando di giocare ogni punto nel miglior modo possibile. Come ho detto, nel tie-break ho avuto un po’ di fortuna, a il modo in cui ho gestito ogni situazione in campo, non solo oggi in finale, ma in generale, è stato molto positivo“.

Jannik Sinner dovrà sostenere l’udienza al TAS il 16-17 aprile nell’ambito del ricorso presentato alla WADA dopo che l’ITIA ha assolto il tennista italiano per la doppia positività al Clostebol. All’azzurro è stato chiesto se l’iter in tribunale prenderà tutta la sua attenzione o se tutto sarà come al solito in vista del Roland Garros:Difficile dirlo. Voglio dire, al momento non sto pensando a questo. Sono reduce da una serie di risultati straordinari. Voglio godermi questo momento, ad essere sincero. Poi c’è l’udienza. Ora sappiamo le date e questo è tutto. Voglio godermi questo momento”. Gli è stato chiesto se il processo sia stato uno sprone durante gli Australian Open: “Non direi: quello che è successo è successo, continuo a giocare perché ho le idee chiare su quello che è successo. Al momento non ci sto pensando, ma ci sono dei giorni in cui penso che non vorrei avere questo problema“.

Alexander Zverev ha dichiarato in conferenza stampa che Jannik Sinner gli ricorda Novak Djokovic nel suo miglior momento:Questo è un complimento incredibile da parte di Zverev. Penso che ognuno sia diverso, ma ovviamente ho alcune somiglianze con lo stile di gioco di Novak. Credo ancora che quando Novak gioca al meglio sia molto, molto, molto difficile da battere. Per lo stile di gioco mi sono ispirato a lui, cercando di capire cosa fa, come gestisce i momenti di pressione e i momenti importanti. Le somiglianze sono la capacità nel colpire la palla in modo abbastanza pulito dalla linea di fondo, di avere un buon movimento, di capire un po’ dove il tuo avversario gioca la palla. Lavoro per migliorare come giocatore perché sento di poter ancora migliorare in alcune aree“.

Durante il discorso del vincitore Jannik Sinner ha dichiarato che vorrebbe convincere il tecnico Darren Cahill a proseguire la propria attività anche al termine di questa stagione e in conferenza stampa gli è stato chiesto di tornare su questo aspetto: “Sarà molto difficile (sorride, n.d.r.). Cahill è una persona molto onesta e sincera. Per essere un buon allenatore con molti giocatori diversi, devi capire il giocatore e devi entrare nelle sue corde, capire cosa gli piace e cosa non gli piace. A lui sono bastate alcune settimane per entrare in sintonia con me. Una cosa che mi piace molto di lui è che è molto umile. Si adatta molto bene alla squadra. Ho cercato anche di fare un buon risultato per lui qui, perché è australiano ed è il suo Slam di casa da allenatore. Anche Simone (Vagnozzi, n.d.r.) sta facendo cose incredibili: mi ha cambiato come giocatore, mi ha dato tanta fiducia nel fatto che posso fare cose diverse. Penso che si combinazione di due incredibili allenatore e persone. L’allenatore è importante in campo ma soprattutto fuori dal campo: loro sono molto, molto bravi in questo. Sono stato molto fortunato a trovarli“.

Il suo rendimento sul cemento è strepitoso:Sul cemento mi sento a mio agio, penso che si veda. Sulle altre superfici devo ancora migliorare, ci metterò molto impegno e spero di andare lontano anche negli Slam che non si giocano sul duro. Sono ancora giovane e credo di avere tempo per adattarmi, soprattutto sui campi in erba, perché non vi ho mai giocato tra gli juniores. Era una cosa nuova quando sono arrivato nel tour“.

Ci sono delle differenza tra il primo trionfo e il secondo:C’è più pressione e più attenzione, ma sai anche che puoi farcela perché lo hai già fatto una volta. Questa volta ho capito che ogni giorno è diverso. Ci sono giorni in cui ci si sente un po’ al di sotto del 100% e poi all’improvviso in quella dopo ti senti dentro il torneo. Credo di avere imparato molte cose nel corso di un anno, su come sono come persona e su come gestisco le situazioni in campo“.

Jannik Sinner ha poi risposto ad alcune domande in italiano: “Questa volta c’era gioia perché siamo riusciti a fare qualcosa di incredibile perché la situazione in cui ero era completamente diversa rispetto a un anno fa. C’era più pressione, ma in campo ho trovato sempre la situazione giusta e quando vinci una partita così c’è sempre più soddisfazione“.

Il 23enne ha consolato Alexander Zverev dopo la sconfitta:Mi sono successe queste cose ma non in un campo da tennis. Sta vivendo qualcosa di non semplice perché era nelle posizioni di poter vincere uno Slam, se arriva in finale è perché può arrivarci. È un giocatore incredibile, è solido e mentalmente forte, è difficile giocare contro di lui. L’ho visto giù, ma gli volevo fare capire che noi siamo tennisti e andiamo negli stessi tornei, come quando siamo a scuola: siamo compagni, un aiuto da un altro giocatore può dare una mano anche se in quel momento è piccolo perché stai vivendo una situazione difficile. Saremo tutti felici se vincerà uno Slam perché si allena tanto”.

Vincere uno Slam a inizio stagione permette di disputare il resto dell’anno in maniera più tranquilla?È una bella sensazione iniziare l’anno così, ma ogni torneo è diverso e ha le sue difficoltà. È difficile giocare in altri posti, il tennis è talmente imprevedibile e se poi perdi è difficile tirarsi su. Dà una mano iniziare la stagione così, sono molto contento. Voglio godermi questa vittoria, ci saranno dei giorni liberi importanti per il mio corpo ma soprattutto per la mie mente“.

Un caro pensiero al fratello, abbracciato dopo la vittoria:Per me mio fratello è il mio migliore amico, perché nessuno ti conosce meglio di lui. Gli parlo spesso dei miei problemi e di quello che sento, è una persona eccezionale e sa da dove veniamo: una famiglia normale, sa come ho vissuto da bambino e averlo qui è stata forse la cosa più bella del torneo“.