ru24.pro
World News
Январь
2025

Crepe nella chiesa sconsacrata a Mortara, i residenti ora temono crolli

0

MORTARA. Alcuni residenti del centro di Mortara, dove si trova l’antica chiesa sconsacrata di San Dionigi, hanno segnalato problemi di sicurezza. Temendo crolli e cedimenti.

«È arrivata una segnalazione e subito la parrocchia, proprietaria dell’edificio, ha disposto dei controlli con un sopralluogo tecnico - spiega il sindaco di Mortara, Ettore Gerosa -. Non sembra ci sia nulla di nuovo e soprattutto un aggravamento della situazione». L’allarme è partito dopo che alcuni residenti hanno segnalato al Comune la presenza di crepe e fessure nell’edificio, temendo così che ci potessero essere dei crolli. All’apparenza esteriore, in effetti, la chiesa di San Dionigi il cui nucleo originale risale al 1400 non si presenta nel migliore dei modi. Tanto che da anni si parla di un possibile rilancio dell’edificio, con una riqualificazione. Una speranza condivisa anche dal Comune di Mortara. I mortaresi infatti sono particolarmente affezionati a San Dionigi, che probabilmente era la prima chiesa intitolata a San Lorenzo, oggi basilica al centro della città. Tanto che negli scorsi anni era partita anche una petizione di Italia Nostra di Mortara attraverso l’iniziativa “I luoghi del cuore” del Fondo Ambientale Italiano per trovare fondi per risanare la chiesa di San Dionigi.

[[ge:gnn:laprovinciapavese:14942979]]

La storia

Nel suo aspetto attuale corrisponde la chiesa ad un adattamento del 17esimo secolo. Tuttavia, l’edificio è di origini medievali e, secondo la tradizione riportata dagli storici locali. Sono documentati, nel Quattrocento e nel Seicento, rimaneggiamenti, che inglobarono il battistero di San Giovanni, di forma circolare, che sorgeva a ridosso della facciata posteriore di San Dionigi. Altri interventi, sulla facciata e nel pavimento, si ebbero negli anni Venti del Novecento. Negli anni Cinquanta, a seguito di un furto sacrilego, la chiesa venne sconsacrata, quindi ridotta a magazzino, depredata e abbandonata.

Da diversi anni la sezione lomellina di Italia Nostra cerca di promuovere il recupero dell’edificio per un riutilizzo a scopo culturale. Con studi per cercare di conoscere meglio le vicende edilizie della chiesa, anche ai fini di una progettazione rispettosa della sua storia.