Oseghale in Cassazione per revocare l’ergastolo, la mamma di Pamela: è un’altra pugnalata
Nuova udienza in Cassazione sul caso di Pamela Mastropietro, la 18enne romana che dopo essersi allontanata da una comunità di Corridonia fu uccisa e i suoi resti ritrovati in due trolley il 30 gennaio 2018.
I giudici della Suprema Corte dovranno stabilire se accogliere o rigettare il ricorso straordinario presentato dalla difesa di Innocent Oseghale, l’uomo già condannato all’ergastolo nel gennaio 2023 per il brutale omicidio, perché venga rimessa in discussione l’accusa di violenza sessuale e sia revocata, quindi, la pena dell’ergastolo.
Davanti alla Cassazione la mamma di Pamela, la nonna e quanti le sostengono chiedono giustizia per la ragazza. Striscioni sono stati stesi a terra per chiedere ‘Giustizia per Pamela’. ‘Dov’è finita l’umanità?’ e ‘Pena dura e certa per chi violenta, uccide, massacra, deturpa la vita altrui’ si legge su alcuni lenzuoli stesi in piazza Cavour mentre altri recitano: ”Pamela grida giustizia e noi siamo la sua voce”. Proprio davanti alla Suprema Corte la mamma di Pamela ha letto una lettera, la voce di Pamela, raccontando tutta la sua storia.
‘Questa è l’ennesima violenza nei confronti delle vittime ma anche di noi familiari perché le udienze sono sempre una sofferenza”, sottolinea la mamma di Pamela. In suo supporto della anche altri parenti di vittime. Presente in piazza Cavour Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, la cittadina vaticana scomparsa il 22 giugno 1983. ”Siamo diventati tutti un’unica famiglia – sottolinea all’Adnkronos Pietro Orlandi che da oltre 40 anni si batte per avere verità per la sorella – Noto che a volte si archiviano le indagini con troppa facilità, su Pamela ad esempio sono state archiviate le inchieste su eventuali complici. Oggi poi questa udienza per il nuovo ricorso, è allucinante: stiamo parlando del più brutale femminicidio che io ricordi. Non potevo non essere qui oggi”.
Ha deciso di essere vicino alla mamma anche Francesco Porrello, presidente dell’Associazione Yana (You are not alone) nata dopo l’omicidio di Yana Malayko, di cui è accusato l’ex fidanzato. ”Con Alessandra Verni ci siamo conosciuti lo scorso anno, ci contattò e le abbiamo promesso di essere sempre al suo fianco nella sua battaglia per chiedere giustizia”, spiega Porrello.
Con la mamma di Pamela il fratello di Emanuela Orlandi
“Mi aspetto giustizia, sia finalmente messo un punto processuale per quando riguarda Oseghale. Non ho mai visto in Italia una terza Cassazione
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