Consumo energetico, un libro smonta 10 falsi miti: il frigo vuoto e gli screen saver non fanno risparmiare, i coperchi giusti sulle pentole sì
Il frigo vuoto fa risparmiare energia? Niente di più falso. In realtà, ogni alimento aggiunto nella dispensa aiuta a raffreddare, formando un muro contro l’aria calda proveniente dall’esterno. I programmi brevi di lavaggio sono meno dispendiosi a livello energetico? No: se si mette il turbo alla lavatrice, si aumentano anche i consumi. I luoghi comuni sul risparmio energetico sono tanti e duri a morire. Li mette in fila un libro dell’esperto tedesco Maximiliam Gege dal titolo “Risparmiare energia” (Terranuova editore).
Un altro cliché è, ad esempio, quello per cui le lampade a risparmio energetico sarebbero più convenienti: l’inganno è nel nome, spiega l’esperto, perché queste lampade consumano l’80% in più delle moderne lampade a Led. Altro luogo comune che viene smontato è quello per cui è meglio lasciare accese le lampadine, perché altrimenti accendendole e spegnendole si brucerebbero velocemente. Con le nuove lampade Led, questo non è più vero. Come non è vero che gli edifici efficienti (coibentati) facciano consumare meno in assoluto. Si risparmia, sicuramente, in energia termica ma magari si spende maggior energia elettrica.
Vecchi elettrodomestici, più ecologico rottamarli. Ancora: la convinzione che lo screen saver faccia risparmiare energia valeva per i vecchi computer, nei nuovi fa consumare più energia, mentre la tesi per cui usare i vecchi elettrodomestici fin quanto possibile sia un comportamento ecologico non è corretta. I vecchi “relitti” fanno consumare molto di più, meglio sostituirli con elettrodomestici a basso consumo energetico.
Infine: è falso che le persone single consumino meno energia. In realtà, se si confronta il fabbisogno di consumo, le case a uso singolo in media hanno un consumo pro capite più alto, perché nelle case con più persone si condivide la maggior parte degli elettrodomestici. Non è vero, poi, che la maggior parte di energia si consuma tra le mura di casa, si spreca molto di più fuori e in ufficio.
Per ogni grado in meno in casa 6% di energia risparmiata. Oltre a sfatare i luoghi comuni sul consumo energetico, il libro è anche e soprattutto una “summa” di consigli su come risparmiare energia, utile in questi tempi di prezzi del gas fuori controllo. Rispetto al riscaldamento della casa, i consigli sono quelli di liberare i caloriferi (niente mobili davanti), sfiatare i termosifoni, coibentare gli interni con tapparelle o tende, regolare la temperatura per ogni stanza, non spegnere del tutto i termosifoni quando si esce (lasciare 15 gradi). Per ogni grado in meno in casa si risparmia il 6% di energia.
Un capitolo a parte riguarda gli elettrodomestici: nel caso di nuovi acquisti, serve assicurarsi di acquistare un frigo di una classe energetica elevata evitando di comprare frigoriferi troppo grandi, perché la capienza del frigo influisce direttamente sul consumo energetico (che aumenta del 10% ogni 100 litri di volume utile). Il frigo non va posizionato vicino al riscaldamento o al sole e occorre assicurarsi che sia distante dalla parete dai cinque ai dieci centimetri. L’impostazione corretta è di 7°C per il frigorifero, – 18°C per il congelatore. Ogni grado in meno aumenta il consumo energetico fino al 10%. Fondamentale sbrinarlo regolarmente, visto che uno strato di ghiaccio di cinque millimetri può aumentare il consumo energetico fino al 30%. Il frigo va aperto meno possibile e in modo veloce e mai vanno introdotti cibi caldi.
Per ogni pentola il coperchio giusto. Rispetto alla lavastoviglie, il consiglio è di metterla in funzione solo quando è piena: ma le stoviglie vanno sistemate in modo fitto e ordinato, riservandosi di lavare a mano gli oggetti ingombranti come pentole, padelle o ciotole e senza sovraccaricare l’elettrodomestico.
Venendo alla cottura: Due terzi dell’energia si possono risparmiare semplicemente mettendo il coperchio giusto sopra a ogni pentola. Il concetto della giusta misura è valido anche per la scelta dei fornelli. Se la pentola è troppo piccola per il piano cottura il calore fuoriesce nella stanza e si spreca inutilmente energia. Con una pentola più piccola di tre centimetri rispetto alla base del fornello, si spreca circa un terzo dell’energia utilizzata. Inoltre, quelli che molti non sanno è che il bollitore di solito è più efficiente del piano cottura per riscaldare l’acqua. Quindi è meglio riscaldare l’acqua per il tè o la tisana nel bollitore. Anche l’acqua per la cottura della pasta può anche essere preriscaldata nel bollitore, che va pulito perché se incrostato di calcare può consumare fino al 30% di energia in più. Invece di accendere il fornello o il forno, può essere conveniente usare il microonde, soprattutto quando si riscaldano porzioni più piccole.
L’importanza delle prese intelligenti. Capitolo stiro e lavatrice: meglio usare il ferro per un’intera montagna di bucato invece di accenderlo e spegnerlo ogni volta all’occorrenza per il singolo vestito. Anche qui, fondamentale disincrostarlo regolarmente.
Un settore in crescita rispetto al consumo energetico è quello di tv, router, stampante computer. Anzitutto, in casa è sempre meglio usare la rete wifi al posto della connessione dati. Sempre importante poi staccare l’alimentatore dalla presa elettrica nel momento in cui non sta ricaricando. Per ovviare a questo problema basta munirsi di una ciabatta con interruttore off-on, o prese intelligenti.
Illuminazione: se si sostituiscono le vecchie lampadine con i LED è possibile risparmiare fino all’80% del consumo di elettricità per l’illuminazione grazie alla loro maggiore durata.
Attenzione al “rebound effect”. In generale, l’esperto spiega che le soluzioni di domotica possono sicuramente aiutare a ridurre fortemente il consumo di energia elettrica. Potete ad esempio interagire con singoli apparecchi azionando un semplice comando con il vostro smart-phone. In questo è possibile regolare da remoto l’accensione o lo spegnimento del riscaldamento o anche solo della macchina del caffè, adattando i consumi alle vostre esigenze reali. Ma la domotica deve essere applicata in modo sensato e diventa conveniente soprattutto in combinazione con una fornitura di elettricità verde.
E se nonostante tutti gli sforzi, i consumi aumentano? Potrebbe essere, spiega l’autore, il “rebound effect”, detto anche effetto boomerang: con l’aumento dell’efficienza diminuiscono infatti i costi per i prodotti e i servizi. Ma questo può condurre a un cambiamento nelle abitudini degli utenti, portandoli a consumare di più e vanificando il risparmio energetico. Occhio, dunque, a questo rischio insidioso e invisibile.
L'articolo Consumo energetico, un libro smonta 10 falsi miti: il frigo vuoto e gli screen saver non fanno risparmiare, i coperchi giusti sulle pentole sì proviene da Il Fatto Quotidiano.