Carnevale Ivrea, piccole armigere sfilano insieme al Podestà
IVREA. Per il secondo anno l’associazione Armigeri Yporegia, che scorta il Podestà nel corso delle cerimonie, ha partecipato all’iniziativa “Un dono sospeso” promossa dal Comune di Ivrea offrendo al Centro migranti della diocesi, la possibilità di vestire due bambini con il loro costume e di partecipare alla scorta del Podestà nella giornata dell'Epifania. A interpretare questo ruolo di “Armigere per un giorno” sono state Aja Chebba e Nourchene Ben Abdallah: entrambe frequentano la quinta elementare. Aja è di origine marocchina e vive a Pavone (e già lo scorso anno aveva sfilato con gli armigeri), Nourchene, di famiglia tunisina, abita a Ivrea. «Invece di donare un oggetto – spiega Franco Seren Rosso, Sergente degli Armigeri – ci è sembrato più significativo offrire la possibilità di essere, almeno per un pomeriggio, protagoniste del Carnevale. Condividere qualche ora con noi sicuramente permette a queste due bambine di conoscere meglio la nostra storia». Il sodalizio è stato costituito nel dicembre 2022 (ed è già entrato a far parte dell’Associazione componenti), ma gli Armigeri svolgono il loro compito fin dal 2014, quando il Podestà Paolo Cafasso, al suo primo anno nel ruolo, decise di rispolverare le vecchie uniformi degli Armigeri della Mugnaia (“pensionate” nel 1991 con la creazione della Scorta d’onore) e di creare il contingente che si aggiunge ai Credendari. «Da allora siamo cresciuti, come gruppo e come numero – racconta Seren Rosso –, oggi siamo 19 e quest’anno quattro sono donne: è il numero più alto raggiunto nella nostra pur giovane storia». E chissà se fra qualche anno anche Aja e Nourchene, o qualcuno dei loro fratelli e sorelle chiederanno di entrare nel contingente: il Carnevale è storia e tradizione, ma la sua capacità di cambiare e di adeguarsi ai tempi, può trasformarlo in uno straordinario trampolino verso il futuro.