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Sinner s’allena in Australia e Kyrgios sbrocca. Tempi duri per Nick e Djokovic fuori da Brisbane: i social li fanno a pezzi

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Quella che sta per chiudersi è stata una settimana nera per gli anti-Sinner perché se “errare è umano”, “perseverare è diabolico” (e controproducente), recita il vecchio adagio… Così oggi, al netto di boomerang, flop e disillusioni patite sul campo, della veridicità della sapienza popolare il campione serbo e il circense tennista australiano hanno toccato con mano forza e declinazione veemente sulla loro pelle. Tanto più se i social, da X a Instagram, dimostrano di godere a man bassa dei loro tonfi, arrivati dopo mesi di accuse e insulti diretti – nel caso di Kyrgios – sempre contro Jannik. O di ambigue insinuazioni e imprecisate allusioni stillate col contagocce dall’ami-nemico Nole Djokovic.

Tempi duri per gli anti-Sinner: Djokovic e Kyrgios eliminati a Brisbane

Come tutti sappiamo, i due talentuosi della racchetta che si erano simbolicamente uniti – nella guerra dichiarata, nel caso dell’australiano, e più sotterranea in quello del fuoriclasse serbo – sono stati eliminati dal torneo di Brisbane, in Australia, sia nel doppio che nel singolare. E sui social non sono mancate le prese in giro, i commenti di schermo irriverente, e un classico “ve l’avevo detto” sentenziati a furor di popolo dai tanti sostenitori di Jannik offesi e turbati da mesi di insulti e accuse gratuitamente furibonde.

Settimana nera per Djokovic e Kyrgios: i social li fanno a pezzi

Dunque, solo per citare i commenti più “pacati”, relativamente alla sconfitta di Djokovic contro il numero 293 del ranking Reilly Opelka, si legge per esempio: «Roger Federer ritirato. Rafa Nadal ritirato. Andy Murray ritirato. Novak Djokovic distrutto dal numero 293 al mondo». Mentre pochi giorni fa, dopo il ko in coppia con Kyrgios, era diventato virale sui social il commento «Spiaze», utilizzato da tanti sostenitori di Jannik per sottolineare una certa antipatia nei confronti dei due detrattori in pantaloncini corti.

Per l’accoppiata dei veleni una settimana (e un torneo) da dimenticare

Insomma, una settimana da dimenticare, quella australiana, per gli “anti-Sinner”. I due, avversari del numero uno al mondo dentro e fuori dal campo, sono stati subito eliminati nel torneo australiano. E sul web continuano a non mancare le frecciate scagliate dalla faretra social contro i due – il più livoroso resta sempre Nick Gyrgios, ma anche Nole ci ha messo del suo in sottofondo – che sorridono beffardi per i risultati deludenti dei due pervicaci Torquemada del tennis.

Anatomia di un flop che brucia…

Per entrambi, l’Australia si è rivelato un terreno di gioco ostico e non solo: più che amaro. Kyrgios ha perso prima contro il francese Giovanni Mpetshi Perricard, dopo tre tiebreak (7-6, 6-7, 7-6), ed è stato poi eliminato nel doppio con Djokovic. I due sono stati buttati fuori da Nikola Mektic e Michael Venus, che hanno agguantato gli ottavi di finale con un 6-2, 3-6, 10-8. A completare la dark week della strana coppia, poi, la clamorosa eliminazione di Djokovic solo poche ore fa.

Per Djokovic una sconfitta con onta…

Il serbo si è arreso allo statunitense Reilly Opelka, numero 293 del ranking, che si è imposto per 7-6 (8-6), 6-3 conquistando l’accesso alle semifinali. Djokovic, numero 1 del tabellone, ha così fallito l’assalto al centesimo titolo della carriera nel primo torneo del 2025 (dopo le vittorie contro Rinky Hijikata e Gael Monfils nei turni precedenti). Pertanto, per il titolo numero 100 della carriera Novak Djokovic, a quota 99 successi, dovrà attendere. Ancora.

Mentre Kyrgios e Djokovic dispensano sospetti, Sinner torna in campo

E Nole adesso, dopo l’assalto fallito al primo torneo del 2025, proverà a ritentare la sorte agli Australian Open dove, nel frattempo, il nostro Sinner sta già scaldando i muscoli. Sì, perché il fuoriclasse azzurro non perde tempo in chiacchiere e post, ma si concentra sul lavoro e sui suoi possibili miglioramenti, a proposito dei quali conferma che c’è sempre margine di movimento.

L’allenamento di Jannik con Hewitt

Jannik Sinner praticamente appena arrivato a Melbourne (Australia) ha voluto allenarsi sul campo della Rod Laver Arena. Il n.1 del mondo ha disputato nella giornata appenata trascorsa il suo primo training in otticaAustralian Open con Cruz Hewitt, figlio di Lleyton e tra i prospetti più interessanti del panorama giovanile. Il tutto è stato immortalato sui canali social del ragazzo australiano e del torneo.

Già si sa, peraltro, che in qualità di campione in carica, Sinner giocherà nel day-1 del torneo nella terra dei canguri, ovvero domenica 12 gennaio. Probabilmente, visti i tempi non così ampi, è per questo che il nostro portabandiera non ha voluto starci troppo a pensare e si è letteralmente precipitato nella Rod Laver Arena dove, tra l’altro, disputerà il sui primo incontro. Il suo percorso, poi, sarà noto dopo il sorteggio del tabellone principale previsto per il 9 gennaio.

Il commento del rosicone Kyrgios

Eppure anche lì, il rosicone Kyrgios ha voluto sprizzare altro veleno: Sinner si è allenato con Cruz nella notte, con tanto di foto postate sui social dal 16enne figlio d’arte. Scatti che hanno presto fatto il giro del mondo, attirando anche i commenti del solito… Nick Kyrgios. «Post dopato» ha scritto il greco sotto la foto di Sinner ed Hewitt Junior. Aggiungendo in seguito un laconico: «Pensavo fossimo amici», con tanto di emoji di cuori in frantumi. Insomma, l’ennesimo capitolo della ormai insopportabile saga livorosa: Kyrgios continua a scagliare frecciate al vetriolo verso il numero uno al mondo, dopo essere già stato eliminato a Brisbane sia nel singolare che nel doppio con Novak Djokovic.

Ma Sinner non replica, né a Kyrgios né a Djokovic: si allena

Jannik dal canto suo, invece, continua a opporre a tanto sprezzante astio un muro di eloquente silenzio. Perché Sinner sui social non parla. Non discetta. E non attacca. Soprattutto, non replica a vili e oltraggiosi post. Al contrario, fa da sempre dell’impegno e del talento di un ragazzo che, testa bassa e ventre in terra, lavora sodo ogni giorno, la sua risposta migliore. Quella che arriva dai campi di mezzo mondo.

Le parole di capitan Volandri

Come confermato nelle stesse ore da capitan Volandri che, sul talento del pusterese ha sottolineato: «Se c’è uno che ha le spalle larghe e sa gestire le difficoltà, è proprio Jannik. Non solo spero che si confermi, ma che si migliori. Anche perché lui non è uno che si accontenta. Jannik ha sempre bisogno di nuovi stimoli. E ce li ha in testa per ripartire da dove ha chiuso. Per quanto mi riguarda, sono sicuro che vivrà un’altra stagione straordinaria».

Anche Pietrangeli si arrende

Del resto, se lo stesso Pietrangeli, che di tennis se ne intende e delle personali riserve su Sinner non ha mai fatto mistero, dimesso nel tardo pomeriggio di ieri dal Policlinico Gemelli – dove era ricoverato in seguito a una caduta accidentale e per l’operazione eseguita con successo il 13 dicembre scorso per una frattura periprotesica all’anca destra – per il 2025 rivela ottimismo. Non solo. Si augura il meglio. Il che vuol dire che la superiorità del 23enne altoatesino è un fatto a cui arrendersi e basta.

Nick e Nole arrendetevi…

Un dato di fatto che induce lo stesso corrosivo Pietrangeli a dichiarare una volta per tutte che ha tutta l’intenzione di godersi i tornei di tennis e di rivedere Sinner e gli altri azzurri agli Australian Open. «Certo non mancherò di fare il tifo per tutti i nostri giocatori italiani», ha concluso Pietrangeli. Capito Nick e Nole? Basta guerre di propaganda: arrendetevi…

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