Poste ancora chiuse a Cassolnovo, il Comune chiede un ufficio mobile

CASSOLNOVO. Si è arrivati al quarto rinvio per la riapertura dell’ufficio postale di via Cattaneo: ora si parla di giovedì 6 febbraio. E il sindaco Luigi Parolo chiede a Poste Italiane di «valutare l’istituzione temporanea di un ufficio mobile a Cassolnovo e nelle sue frazioni».

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Dopo il furto con spaccata dello scorso gennaio ai danni del postamat, il periodo di chiusura avrebbe dovuto terminare in un primo tempo il 29 giugno: poi era stato comunicato il 20 settembre, seguìto dal 22 ottobre e dal periodo natalizio. Undici lunghi mesi, in cui i cittadini di Cassolnovo sono stati costretti a servirsi, grazie al servizio di bus navetta, degli uffici postali di Vigevano o di Gravellona e lo saranno ancora per i prossimi quaranta giorni. Il sindaco Luigi Parolo è tornato a scrivere al direttore della filiale provinciale di Poste Italiane Paolo Damiano. «È fondamentale – si legge nella lettera – fornire alla cittadinanza un’informazione chiara e tempestiva perché i continui rinvii lo rendono indispensabile. Gli utenti dell’ufficio postale sono numerosi e il disservizio pesante: chiedo dunque un aggiornamento più dettagliato riguardo ai tempi previsti per il termine dei lavori e per la riapertura dell’ufficio postale».

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Da Pavia è stato risposto che la riapertura dovrebbe avvenire il 6 febbraio. I lavori, oltre alla ristrutturazione delle parti danneggiate dall’esplosione, prevedono l’introduzione dei principali servizi della pubblica amministrazione grazie al progetto “Polis-Casa dei servizi digitali”, oltre a un nuovo ingresso per i disabili: la ristrutturazione è stata dunque pensata per digitalizzare i servizi. Una volta conclusa, i cittadini potranno usufruire dei certificati previdenziali come cedolino della pensione, certificazione unica e modello “Obis M”.

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