ru24.pro
World News
Декабрь
2024

Mai più così

0
La luce in fondo al tunnel. Il pareggio con il Milan di San Siro segna la fine del 2024 giallorosso, l'annus horribilis della storia della Roma, iniziato con l'esonero di Mourinho e terminato con l'incertezza del futuro e una situazione di classifica avvilente. I numeri non mentono mai e tra il lungo digiuno in trasferta e i soli venti punti nelle prime diciotto di questo campionato fotografano una squadra che ha bisogno di una rivoluzione forte e decisa in estate ma che può partire già da ora. Lo scrive Lorenzo Pes su Il Tempo. Dall'esonero inaspettato di Mourinho del 16 gennaio all'inizio scintillante dei primi tre mesi di De Rossi fino all'inspiegabile cacciata dell'ex Sedici passando per un'estate ricca di contraddizioni ed errori di strategia. Per poi culminare ai due mesi bui di Juric e chiudere con la speranza impersonificata in Claudio Ranieri. L'uomo deputato a salvare la stagione ma soprattutto a mettere basi solide per il futuro, scegliendo l'allenatore che verrà e indicando la strada ai Friedkin in una gestione che negli ultimi mesi ha lasciato molto a desiderare. Quattro allenatori in dieci mesi non sono certo un buon biglietto da visita per una società che ha dimostrato poca padronanza del mondo del calcio e soprattutto scelte sbagliate sulle figure alle quali delegare le responsabilità e la gestione della squadra. Il 2024 è stato l'anno dell'addio di Tiago Pinto e dell'ascesa di Lina Souloukou. I suoi dissapori con De Rossi e la poca fiducia in Ghisolfi hanno portato a scelte spesso insensate e un mercato gestito con termini e modalità discutibili. Con la vicenda Dybala a prendersi la copertina di mesi davvero complessi a Trigoria. Tredici sconfitte e solo 55 punti nelle 38 gare dell'anno solare che valgono ai giallorossi il nono posto della classifica del 2024 in Serie A. L'Europa rimane l'ultimo baluardo di soddisfazioni con la cavalcata fino alla semifinale della scorsa edizione dell'Europa League parzialmente oscurata dall'inizio sottotono di questa stagione. E il simbolo di tutto questo non può che essere Pellegrini, capitano e leader di una squadra che nei mesi scorsi ha smarrito se stessa.