Fiorentina, dal finto 4-2-3-1 all’albero di Natale
Le ultime prestazioni non esaltanti della Fiorentina, che ha inanellato tre partite con una media pagelle complessiva insufficiente, danno certamente da pensare. Certamente lo shock per il grave infortunio capitato a Edoardo Bove ha influito sul morale del gruppo che viaggiava sulle ali dell'entusiasmo con le otto vittorie di fila in campionato. La sconfitta di Bologna ha interrotto il volo viola e il successivo recente ko casalingo ha acuito i problemi, che però possono essere risolti in attesa del mercato riparatore che si aprirà fra qualche giorno. Palladino, dopo il disastro iniziale della difesa a tre, ha voltato pagina varando un 4-2-3-1 molto atipico, oserei dire finto. Perché finto? Considerare Bove un esterno, per di più offensivo, è un gioco di numeri ma non di sostanza. Il centrocampista romano è stato un uomo ovunque e non certo confinato sulla fascia, un recuperatore di palloni in mezzo al campo pronto subito al rilancio o al passaggio ai compagni di reparto Cataldi (il geometrico) o Adli (il quarterback del football americano). Insomma un centrocampo decisamente composto da tre elementi con Bove che aveva la forza agonistica di proporsi anche in avanti e che dava, con la sua copertura, ai due suddetti compagni la possibilità di sganciarsi in avanti liberandosi da compiti di marcatura. Senza Bove, Palladino ha messo in campo Sottil o Kouamé che certamente non fanno lo stesso lavoro di Edo. Il primo è un esterno puro che ha lo spunto di velocità capace di mettere in difficoltà i difensori avversari. Il secondo è più bravo a difendere, ma solo sulla fascia di competenza e non ha certo il senso del centrocampista. Ecco che la coppia Cataldi-Adli con i contributi alternativi di Mandragora (in crescita) e Richardson ha iniziato a battere in testa non riuscendo più a proporre il proprio gioco perché spesso in inferiorità numerica e sotto il pressing avversario. Mi aspetto già da domenica un cambio di modulo, che potrebbe essere benissimo il fatidico albero di Natale con l'inserimento di un terzo centrocampista capace di riequilibrare la squadra e due mezze punte alle spalle di Kean. In rosa abbiamo due giocatori perfetti per il ruolo in questione (Gudmundsson e Beltran) con Kouamé che potrebbe essere il primo rincalzo. Certo, è difficile escludere in questo momento Sottil che sta vivendo un ottimo momento mentre per Colpani e Ikoné i rimpianti di tecnico e tifosi non credo siano eccessivi. Ovviamente questo proposto potrebbe essere il punto di partenza variabile a partita in corso con l'inserimento di un esterno e l'uscita di un trequartista. Sottil potrebbe agire da seconda punta un po' meno decentrata del suo solito per sfruttare in certe situazioni la sua velocità nelle ripartenze trasformando il modulo in in 4-3-1-2 atipico. Chiaro, tutto dipende da chi Pradè e Goretti riusciranno a portare a Firenze: se prima del dramma di Bove un centrocampista era utile, adesso diventa necessario e utile un secondo magari giovane era far crescere. In difesa è probabile uno sfoltimento visto l'arrivo prossimo di Valentini, mentre in avanti urge un sostituto adeguato per Kean, che dopo un inizio sfolgorante sta mostrando qualche segno di stanchezza. Niente di preoccupante, ma se avesse un compagno capace di sostituirlo adeguatamente Palladino potrebbe utilizzarlo in maniera diversa. Dunque aspettiamo il mercato, magari con inizio scoppiettante, sperando che la gara contro la Juventus dia la giusta adrenalina a giocatori in campo. Basterebbe la metà di quella che hanno tutti i tifosi viola.