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Декабрь
2024

Con il Dono sospeso di Ivrea 800 giocattoli, regali anche per i bambini ucraini

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IVREA. Bambini intenti a sorreggere il dono ricevuto e col naso all’insù affascinati dalle migliaia di luci che, all’imbrunire, hanno trapunto l’albero in piazza di Città. La seconda edizione del Dono sospeso, organizzata dal Comune in collaborazione quest’anno con Croce rossa Italiana e mirata a offrire regali per infondere gioia in quelle famiglie che non potrebbero vivere appieno la rasserenante emozione delle feste, ha vivacizzato il pomeriggio di sabato 21. Membri della giunta comunale erano occupati ad aiutare i piccoli nella scelta dei pacchi preparati con cura dalle volontarie della Cri e disposti, in un invitante accostamento di carte colorate, sotto l’albero, mentre alcuni consiglieri giravano a offrire dolcini e cioccolata calda.

Nell’aria canzoni natalizie performate da otto giovanissimi studenti di canto dell’Accademia di Ivrea contribuivano a infondere entusiasmato nei presenti. «L’attualità ci propone fatti negativi che spesso ingenerano paura e sfiducia favorendo un clima di isolamento, ma la solidarietà esiste, è diffusa e ci riempie di gioia» ha detto la vicesindaca Patrizia Dal Santo, ringraziando i cittadini che hanno offerto i doni così come le volontarie Katia Braghin e Patrizia Giachino, artefici della mobilitazione della Cri nella raccolta di essi, l’associazione Piccolo carro, gli studenti del Ciac, alcuni bar della piazza per aver preparato la merenda e i ragazzi dell’indirizzo di grafica e comunicazione dell’Iss Olivetti, autori della locandina dell’evento. Si è quindi entrati nello spirito festivo con l’attacco di “Do they know it’s Christmas?” interpretata dal coro dell’Accademia a cui il sindaco Matteo Chiantore ha espresso gratitudine: «Perché sono sempre di più i ragazzi come voi che, con impegno, affinano un talento che poi condividono con la comunità lungo le vie. I doni che oggi distribuiamo sono in realtà una scusa per stare insieme e conoscerci in un tempo di individualismo estremo; un’occasione per mostrare disponibilità ad ascoltare e ad aiutare soprattutto quelle persone che iniziano nella nostra città una nuova esperienza di vita».

Due Fiat Doblò pieni, questa l’efficace immagine scelta da Braghin e Giachino per descrivere la mole degli oltre 800 giocattoli collezionati ai quali si sono aggiunti anche una trentina di pacchi per le famiglie che la Cri segue. Intanto le melodie natalizie degli allievi di Giulia Salgarella, docente di canto, continuavano a riempire la piazza. «Abbiamo scelto insieme ai ragazzi le canzoni – ha spiegato Salgarella –, e oggi è un momento in cui è data loro la possibilità di mostrare il frutto dell’impegno profuso e riaffermare, ancora e sempre, come la musica sia capace di riunire».

La solidarietà non si è però fermata in piazza di Città. Alcuni di quei doni sono partiti, il pomeriggio stesso, per Krasnokutsk, cittadina ucraina nella regione di Kharkiv, che oggi ospita centinaia di persone in fuga dalla distruzione. «Durante lo scorso carnevale ospitammo, grazie all’associazione Memoria viva di Castellamonte, alcuni bambini orfani di Kharkiv – ha raccontato l’assessora alle pari opportunità Gabriella Colosso –, e recentemente ci ha fatto visita Iryna Karabut, sindaca di Krasnokutsk, che ci ha ringraziato per aver riportato il sorriso su quei giovani visi».

Due addetti dell’associazione Memoria viva sono giunti di lì a poco a bordo di un furgone sul quale i pacchi sono stati caricati per iniziare il lungo viaggio verso l’Ucraina. Sempre con un solo fine: portare un sorriso.Paolo Airoldi