Cremona amara per la Nuvolì che soccombe 3-0

La squadra padovana soffre le accelerazioni lombarde unite ad un muro ottimo e a rigiocate decisive, domenica a Trebaseleghe arriva Trento

L’ultima trasferta del 2024 vede la Nuvolì AltaFratte Padova impegnata al PalaRadi di Cremona contro la locale Esperia, a dividere le due formazioni in classifica vi è un solo punto e ancora sette giornate da disputarsi, questi fatti, uniti ad una classifica estremamente accorciata, fanno di questo match uno dei tanti fondamentali per stabilire le cinque squadre che avranno il diritto di partecipare, tra due mesi, alla Pool Promozione.

L’iniziale equilibrio si spezza già dal 4-4 grazie ai muri di Bellia e Munarini che spingono l’Esperia sino al 10-4 anche grazie agli ottimi attacchi della coppia Bellia e Arciprete. La Nuvolì prova a rientrare nel set affidandosi a Grosse Scharmann e al doppio cambio col positivo ingresso di Pridatko ma la cosa riesce solamente sino al 12-9. Tra le fila Esperia Bellia mette il turbo con Taborelli mentre per la Nuvolì cresce molto bene Fiorio, ormai però l’Esperia ha preso il largo, la Nuvolì si avvicina solo a -3 e il primo parziale va alle padrone di casa 25-18;

L’equilibrio permane più a lungo nella seconda frazione e quando questo salta è ancora in favore Esperia 13-10 col secondo muro di Munarini. Un’invasione da seconda linea e un attacco out permettono alle cremonesi di fissare il 16-11, coach Sinibaldi riprova col doppio cambio ma stavolta senza riuscire a dare uno scossone alle sue, l’Esperia cala il piede sull’acceleratore e chiude ancora una volta positivamente 25-17 un set nel quale crescono pure Modesti e Munarini, per la Nuvolì ci provano Bovo e Fiorio ma il tentativo è troppo blando;

L’iniziale 3-6 col muro di Fiorio permette alla Novolì di sognare, coach Zanelli inserisce al servizio Marchesini e la centrale lo premia col filotto di battute che vale l’8-7. La cosa non abbatte la Nuvolì che resta in gioco sino all’8-9 ma che non riesce a contrapporre una reazione al successivo allungo Esperia, Taborelli e Bellia in attacco ma soprattutto muro e rigiocata diventano le armi migliori delle cremonesi che chiudono la contesa velocemente 25-18 con la Nuvolì che ha in Bovo la migliore realizzatrice. 

Una trasferta amara quella della squadra padovana in Lombardia, una prestazione in crescendo non tanto nel punteggio ma nella sensazione che set dopo set Maggipinto e compagne potessero dire la loro almeno per un set, una sensazione però che è rimasta tale nel momento in cui, sempre più avanti nel corso dei parziali, l’Esperia ha dato l’accelerata definitiva. 

Il tabellino premia il servizio di Bovo (2), le ricezioni di Arciprete (69%) e Maggipinto (66%), i muri di un’ottima Munarini (6 e MVP) e gli attacchi sempre di Munarini (50%) e Bellia (44%). 

Laura Bovo:

“C’è mancata quella cosa che di solito ci premia che è la correlazione muro-difesa, l’Esperia da parte sua ha giocato un ottimo match, noi siamo mancate nel momento in cui dovevamo rispondere non solo con la tecnica ma pure con la grinta. Adesso ci aspetterà il match casalingo con Trento, all’andata abbiamo messo in campo una buona prestazione, speriamo di ripeterla sfruttando pure il nostro palazzetto”.

Come detto dalla centrale, l’ultimo impegno del 2024 vedrà la Nuvolì ospitare l’Itas Trentino, domenica 29 dicembre alle ore 17:00.

TABELLINO:

Esperia Cremona – Nuvolí AltaFratte Padova 3-0 (25-18 / 25-17 / 25-18)

Esperia: Taborelli 13, Modesti 5, Felappi ne, Marchesini 4, Maiezza ne, Bondarenko ne, Parlangeli (L), Turlà 2, Arciprete 9, Munarini 11, Bellia 11, Zuliani, Zorzetto ne, Erti (L) ne. All. Zanelli.

Nuvolí: Bovo 7, Fiorio 9, Talerico, Ghibaudo 1, Maggipinto (L), Micheletti ne, Grosse Scharmann 11, Fanelli 1, Lisa Esposito 1, Occhinegro (L) ne, Erika Esposito 2, Stocco 2, Pridatko 2. All. Sinibaldi;

Arbitri: Proietti Deborah e Magnino Simone

Videocheck: Giani Silvia

Segnapunti Referto Elettronico: Nichetti Elena

Note:

Ace (2-3) Battute errate (7-7) Ricezione positiva (56%-46%) Attacchi punto (40%-27%) Muri (13-2)

MVP: Matilde Munarini

(foto Gabriele Sturaro)