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Fatture false del club di pallavolo, condannato consigliere comunale

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DORNO. Si è chiuso con tre condanne in primo grado il processo per false fatturazioni emessa da società sportive, onlus e cooperative tra Vigevano, Dorno e il resto della Lomellina. La contestazione, a vario titolo, per gli tutti gli imputati era quella di frode fiscale, per aver creato nel 2017, secondo l’accusa, un “giro” per ottenere vantaggi dai crediti Iva. La sentenza di colpevolezza è stata pronunciata l’altro pomeriggio dalla giudice monocratica Elena Stoppini in tribunale a Pavia.

Tra le tre condanne (nessuna con pena sospesa) c’è anche quella a un anno e 10 mesi per Michele Raia, 56enne candidato sindaco a Dorno lo scorso giugno per Fratelli d’Italia e ora consigliere comunale d’opposizione. In particolare, Raia è stato rinviato a giudizio per aver emesso nel 2017 tramite l’Olympia Volley Dorno, di cui era legale rappresentante, fatture ritenute false per 202mila euro. Sentenza di colpevolezza anche per i vigevanesi Roberto Marinone, 62enne condannato a due anni e due mesi, e per Enzo Finizio, 50enne condannato a un anno e sei mesi. La giudice si è presa 70 giorni per depositare le motivazioni, poi potrebbero esserci i ricorsi in appello da parte delle difese dei tre condannati. Erano difesi dagli avvocati Valentina Zecchini Vaghi, Alessio Corna e Eleonora Prandi.

La vicenda

Secondo la procura di Pavia, che nel 2022 aveva indagato 7 persone, gli imputati sarebbero rimasti coinvolti in un giro di fatturazioni false per oltre un milione di euro. In sostanza, i titolari di alcune società, tra cui cooperative sociali e onlus, avrebbero emesso fatture per far figurare l’acquisto di beni e servizi da parte di altre società, che sarebbero state così favorite attraverso i crediti Iva. Un sistema che, in fase di dichiarazione dei redditi, consente di scaricare costi mai sostenuti e di risparmiare quindi le imposte.

Inizialmente la procura aveva indagato 7 persone, ma 4 posizioni sono poi state chiuse con patteggiamenti, riti abbreviati ed archiviazione. I tre imputati dovevano rispondere di frode fiscale, ma con diverse posizioni. A Marinone, all’epoca dei fatti legale rappresentante della cooperativa sociale Mgm Onlus, la procura contestava di essersi avvalso di fatture false per 608mila euro, emesse da diverse società, tra cui la Italservizi di Finizio, la Pulmark di Roberto Clerici (indagato, ma uscito in fase preliminare dal processo) e la Olympia Volley di Michele Raia.