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Matteo Arnaldi pimpante: “Voglio essere più aggressivo, Melbourne una seconda casa. Stimoli dagli italiani”

Matteo Arnaldi si sta preparando per gli Australian Open 2025, primo Slam della stagione che andrà in scena dal 12 al 26 gennaio sul cemento di Melbourne. Il tennista italiano si trova da diverse settimane in terra oceanica insieme alla fidanzata australiana Mia Savio ed è stato ospite del podcast ufficialmente al torneo: “Sono arrivato a fine novembre. Abbiamo preso un appartamento, viviamo insieme. Melbourne è come una seconda casa. Intanto qui è estate, mentre in Italia è inverno. Poi mi alleno bene qui, negli stessi campi, con le stesse palle, del torneo. Quest’anno mi sono dato come obiettivo di essere più aggressivo, anche se non è nelle mie corde“.

Il numero 37 del mondo, tra i nove italiani ammessi di diritto al tabellone principale dell’evento Down Under, ha poi proseguito:L’Australian Open è stato il mio primo Slam junior in main draw. Qui però non ho mai giocato benissimo. Di solito poi io sono un po’ un diesel, mi serve tempo per entrare in pieno ritmo, devo giocare tante partite“. L’obiettivo è quello di migliorare il risultato conseguito lo scorso anno: dopo aver battuto all’esordio il padrone di casa Adam Walton, venne sconfitto al secondo turno dal quotato australiano Alex de Minaur.

Matteo Arnaldi si è soffermato anche sul rapporto con gli altri tennisti italiani:Conosco praticamente tutti loro da quando abbiamo 11, 12 anni. Si crea di fatto un’amicizia, quando sei nei tornei non c’è solo il torneo: puoi andare a cena con loro, passare del tempo con ragazzi che conosci da anni. È  un po’ come casa lontano da casa. Quando vedi i tuoi amici che crescono, che vincono tornei, questo ti dà una motivazione per pensare di poterci riuscire. Entri in campo con un approccio diverso. Senza dubbio la Federazione ha fatto un ottimo lavoro, così come i nostri coach e i club in cui siamo cresciuti. È stato importante avere tanti tornei Challenger in Italia. A me viaggiare è sempre piaciuto, ma tanti hanno potuto giocare quasi intere stagioni in Italia, in Europa, ed entrare in Top 100“.