Voci di Gaza – “Le restrizioni di Israele sugli aiuti limitano l’accesso al cibo, le famiglie saltano i pasti. Introvabili uova, carne e olio”
“Le restrizioni sugli aiuti hanno un enorme impatto sulla popolazione di Gaza”. In questa testimonianza video dalla Striscia di Gaza, Lisa, un’operatrice umanitaria dello staff internazionale di Oxfam, racconta quali sono conseguenze dei continui blocchi imposti da Israele sulle forniture di beni essenziali. A partire dalla possibilità per i civili di accedere al cibo, che in questo momento nella Striscia è estremamente costoso. Ci sono famiglie che saltano i pasti, ne fanno solo uno al giorno, o riducono sensibilmente la quantità di cibo. “Nelle ultime sei settimane non siamo stati in grado di trovare carne, olio da cucina e uova” racconta la donna. “C’è stato un calo drastico degli aiuti che Israele ha fatto entrare a Gaza. Abbiamo raggiunto il livello più basso da quando è iniziata la guerra”.
Questo racconto fa parte di ‘Voci di Gaza’, una serie di testimonianze degli operatori e dei manager di Oxfam a Gaza che ilfattoquotidiano.it ha deciso di pubblicare fin dall’inizio del conflitto. L’obiettivo è avere un racconto in prima persona da parte dei civili che si trovano nella Striscia, coloro che stanno pagando il prezzo più alto.
LA PETIZIONE – Oxfam ha lanciato una raccolta firme (si può aderire qui) per “fermare tutti i trasferimenti di armi, componenti e munizioni utilizzate per alimentare la crisi a Gaza”. Un appello rivolto ai governi perché non siano “complici delle continue violazioni del diritto internazionale, adempiendo ai loro obblighi legali e garantendo un cessate il fuoco permanente al più presto”.
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