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Caivano diventa modello nazionale. Mantovano: “Lunedì in Cdm”. Le chiacchiere di Saviano stanno a zero

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La rinascita di Caivano si allarga oltre i confini del Comune e diventa modello nazionale: il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha annunciato che il Commissario straordinario per la zona diventerà presto un Commissario straordinario per le aree degradate o di disagio sul territorio nazionale. Un decreto legge in questo senso è atteso già al Consiglio dei ministri di lunedì. Si entra dunque nella fase due del piano, che fin dall’inizio era stato presentato dal governo come un progetto pilota per il risanamento delle varie periferie degradate d’Italia.

Mantovano: “Lunedì in Cdm la bozza di decreto per trasformare Caivano in modello nazionale”

“È un esperimento che riteniamo così positivamente, in corso di svolgimento, da poterlo trasferire in altre aree degradate”, ha spiegato Mantovano, nel corso di una visita a Caivano. “Lunedì è in programma il Cdm ed è in programma di portare all’attenzione dei ministri una bozza di decreto che in questo momento è in fase di lavorazione, un decreto legge, che rafforzerà l’ufficio del Commissario e lo trasformerà da Commissario straordinario per l’area di Caivano a Commissario straordinario per aree degradate o aree di disagio sul territorio nazionale”, ha spiegato il sottosegretario. “È un progetto fortemente voluto e perseguito dalla presidente Meloni, condiviso già da adesso con molti ministri, e che prevede la gran parte degli interventi nel sud d’Italia, perché contiamo di utilizzare i fondi Coesione che come sapete per l’80% sono destinati al sud e per 20% alle altre regioni italiane. Ci sarà però – ha proseguito Mantovano – qualche cosa sia per il centro che per il nord e che farà tesoro della esperienza di Caivano, non per trasferirla tale e quale, perché ogni territorio ha le sue specificità, ma per replicare il modulo operativo che consiste nell’individuare quali sono le principali debolezze di quell’area e quindi di intervenire in senso esattamente contrario e quindi di ridare speranza e forza a quei territori”.

Le polemiche di Saviano? “Parlano i fatti”

Rispondendo a una domanda dei cronisti sulle polemiche sollevate da Roberto Saviano sul modello Caivano, Mantovano ha poi spiegato di “non avere proprio tempo materiale per interessarmene”. “Non lo dico per un atteggiamento di presunta superiorità, perché chi mi conosce sa che è abbastanza lontano dal modo di pormi”, ha chiarito, rimandando ai “fatti che parlano da sé”. “Tutti voi – ha detto il sottosegretario – siete testimoni di come era Caivano il 31 agosto del 2023, quando con la presidente Meloni e con un gruppo importante di ministri abbiamo fatto il primo accesso a Caivano dopo quello che era successo all’interno del Parco Verde. Basta porre a confronto la situazione come era allora e come è adesso e questa costituisce la risposta a qualsiasi critica. Dopodiché si può fare meglio, certo, si può fare meglio, infatti mica abbiamo finito”.

Al via i cantieri per mettere in sicurezza l’area dei Campi Flegrei

Prima che a Caivano, Mantovano era stato a Pozzuoli per l’avvio dei primi cantieri per gli edifici scolastici nell’ambito del programma per gli interventi pubblici nell’area dei Campi Flegrei, le cui “vulnerabilità mettono in pericolo le 85mila presenze residenti anche nello svolgimento delle attività quotidiane. Per questo come Governo abbiamo attivato le attività di prevenzione”. “Sarebbe imperdonabile attendere l’ennesima tragedia per fare ciò che già oggi sappiamo essere necessario”, ha avvertito il sottosegretario nel corso della cerimonia all’istituto scolastico Artiaco di Pozzuoli, da cui partono i lavori.

Il passaggio dalla gestione dell’emergenza alla prevenzione

“Con tutte le istituzioni coinvolte siamo riusciti a dimostrare che anche nel Sud è possibile in pochi mesi non solo presentare un progetto, ma avviare i primi cantieri. Questo avvio – ha sottolineato – è frutto di una programmazione accurata che ha coinvolto le amministrazioni centrali e quelle del territorio”. “Tutti nel mondo conoscono la capacità degli italiani di fare cose straordinarie in situazioni di emergenza. Diceva Einstein che la genialità consiste non nel risolvere i problemi, ma nel prevenirli e a Pozzuoli siamo qui per questo”, ha chiarito, parlando di “una bella giornata di speranza” in cui si passa a “giocare sul piano della prevenzione e non della gestione dell’emergenza”.

E anche De Luca ammette: “Un rapporto di collaborazione istituzionale davvero straordinario”

Di intervento “veramente significativo” ha parlato anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, presente a Pozzuoli insieme a Mantovano e al Commissario Straordinario per l’attuazione degli Interventi pubblici nell’area dei Campi Flegrei, Fulvio Maria Soccodato. “Intanto – ha sottolineato De Luca – perché è il primo intervento che si fa in un edificio pubblico, poi è una scuola. La scuola è sempre un segnale di rinascita e di serenità per le famiglie, per il territorio. Quindi è un intervento che ha un valore generale, un segnale di serenità, di fiducia nel futuro che vale per i cittadini, vale per la scuola, vale per le attività produttive”. “Per una volta credo che vi sia una filiera, un rapporto di collaborazione davvero straordinario, fra commissario di Governo, sindaco di Pozzuoli e Regione Campania. La Regione ha destinato oltre 220 milioni, la metà delle risorse destinate ai campi Flegrei nell’ambito dell’accordo di Coesione. Lo abbiamo fatto con piacere, non solo perché merita questo territorio, non solo perché è doveroso come atto di solidarietà, ma anche perché avevamo interlocutori che le risorse le spendono in maniera rapida, corretta, civile e così via”.

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