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Pelagotti: “A Empoli ho ricordi indelebili, Vasquez portiere di alto profilo”

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L’ex portiere azzurro, Alberto Pelagotti, ha rilasciato un’intervista nell’edizione odierna de “La Nazione”.

Come giudica questa prima parte di stagione dell’Empoli?

“Penso che nessuno si aspettasse una partenza del genere, anche alla luce degli stenti all’inizio dello scorso anno. La squadra, però, pur mantenendosi umile, ha dimostrato fin da subito di provare sempre a impostare il proprio gioco. E in questo è stato straordinario il lavoro fatto da D’Aversa.”

Peccato per l’immeritata sconfitta con il Torino…

“Il risultato più giusto sarebbe stato il pari, ma Adams ha avuto questo colpo da maestro, non sono tanti i giocatori che pensano una soluzione del genere”

Reputa Vasquez colpevole?

“Onestamente no perché nel calcio moderno si chiede al portiere di stare più alto, posizione che nell’arco di una stagione può salvare una decina di gol, ma talvolta capita di venire beffati.”

A lei è mai capitato? Cosa prova un portiere in quei frangenti?

“Si, è successo anche a me e sul momento reagisci male, ti chiedi se è colpa tua. Poi, però, analizzando il video ti rendi conto che c’è solo da applaudire il giocatore avversario.”

Vasquez che tra l’altro sta stupendo un po’ tutti…

“Sono sincero, non lo conoscevo molto ma ho visto tutte le partite che ha giocato quest’anno e si sta dimostrando un estremo difensore di alto profilo.”

E alle sue spalle il futuro è roseo, con il giovane Seghetti…..

“L’ho visto all’opera in Coppa Italia e gli ho fatto personalmente i miei complimenti perché si è dimostrato attento, carico, insomma un portiere pronto. Può diventare un top.”

Ora arriva la difficile trasferta a Bergamo…

“Il valore dell’Atalanta non si discute, è prima in classifica, è una squadra rodata e con giocatori forti come mai negli ultimi anni, ma se c’è una squadra che può metterla in difficoltà quella è l’Empoli, per la capacità che ha di difendersi e ripartire in velocità. Sarà importante non prendere gol perché poi negli spazi l’Atalanta può essere devastante.”

Lei è stato uno dei protagonisti della prima vittoria azzurra a Bergamo, contro per altro un’altra grande Atalanta che era seconda in Serie B…

“Ricordo bene quella partita perché loro erano fortissimi e tutti ci davano per spacciati, giocavamo nello stadio vecchio, tutto esaurito, ma anche noi avevamo dei grandi giocatori come Soriano che segnò il secondo gol. Poi ricordo che anch’io feci delle buone parate (sorride ndr)

Quale è il suo più bel ricordo a Empoli?

“L’esordio in A in casa contro la Fiorentina che vincemmo 2-0, tornando a festeggiare in un derby dopo diciannove anni, ma ce ne sono anche altri indelebili come la promozione in A con Sarri. Ho solo da ringraziare la società, in primis il Presidente Corsi che per me è un amico.”

Dopo il ritiro ha preso l’abilitazione per direttore sportivo, obiettivi?

“E’ la strada che mi piacerebbe intraprendere, ma con la dovuta calma e pazienza. Cercherò di costruirmi il mio percorso.”

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